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Il sogno di due utopisti Gandhi (induista) e Andrea Gallo (prete cristiano) divenne realtà di vita evangelica da loro vissuta.
Trenta gennaio 1948 a Delfi viene assassinato Gandhi, rivoluzionario pacifista.
Dissero di lui:
- Nerhu: “Egli fu nel vero senso della parola il Padre della Nazione e, un pazzo lo ha ucciso. La sua passione era la lealtà che l’ha sempre indotto ad opporsi al capitalismo predatore, all’industrialismo esasperato ed al consumismo sfrenato. Confessava pubblicamente i suoi errori e li correggeva; fuggiva il male e la violenza ovunque li incontrava senza preoccuparsi delle conseguenze personali. Benedetta è la Sua lealtà e Santa è la terra che calpestava…”;
- Einstein: “Forse le generazioni che verranno stenteranno a credere che un simile Uomo sia veramente vissuto in carne ed ossa“.
- Giovanni XIII, il Papa Buono, elogiava Gandhi perchè “concepiva la verità come fondamento,la giusizia come regola, l’amore fraterno per motore, la libertà per culto”.
- Winston Churchill sdegnosamente definì Gandhi “fachiro nudo, ottuso che non riusciva a capire che la nuova mitragliatrice automatica non costituiva un’arma di distruzione ma di civilizzazione…”.
Gandhi amava anche gli animali: la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano, quanto più una creatura è indifesa tanto più essa ha diritto di essere protetta. Possano tutti gli esseri viventi essere liberati dal dolore. Gandhi era terrorizzato dalle barbarie e massacri imperialisti e razzisti degli spagnoli,dei portoghesi,degli americani in America latina e deli italiani in Africa chiamati con il nome di missione civilizzatrice. La non violenza di Gandhi costituiva un metodo di lotta aperto al confronto con ogni dottrina che doveva servire a non “pietrificare” la parte buona della ideologia marxista, maoista, comunitaria, liberista ecc. Egli ascoltava la voce interna del suo cuore che gli suggeriva: devi opporti il mondo intero anche a costo di rimanere solo a difendere “gli intoccabili”,devi fissare il mondo negli occhi anche se il mondo ti guarda con occhi iniettati di sangue, non aver paura della Verità quella piccola cosa che risiede nel cuore.
Gandhi considerava la vita non una semplice linea retta ma un fascio di doveri molto spesso in conflitto. La Verità si vede per frammenti e da diversi angoli di visuale. Quindi, per poter vivere in armonia è necessaria la regola di reciproca tolleranza. Don Andrea Gallo aveva assimilato bene il pensiero di Eduardo Galeano scrittore uruguaino che spiegava così l’utopia: “Quando sei convinto che a trecento metri c’è quello che vuoi raggiungere, li percorri e ti rendi conto che l’utopia è a trecento metri più in là e per questo ti dici:allora è veramente irrealizzabile. Invece no, c’è un aspetto positivo, si sta camminando e l’utopia si realizza strada facendo”.
Don Andrea Gallo, prete comunista scomunicato, ogni mattina recitava per prima la preghiera che iniziava così: e una mattina mi son svegliato…”. Andrea era convinto che per cercare Dio “non è necessario andare in pellegrinaggio, accendere candele e bruciare incenso davanti all’immagine della Divinità o dipingerla di rosso cinabro ecc. Cristo Gesù risiede nel cuore, continua a portare la croce, muore e risorge giorno dopo giorno. I rabbini, gli imam, i vescovi devono smettere di voler convincere che parlano in nome di Dio, io sono indignato,sono proprio incazzato e lo grido pubblicamente”. Andrea non mancava mai in nessuna manifestazione in difesa dei disoccupati a cui non si dava lavoro perchè figli di nessuna casta privilegiata; col suo megafono gridava: “San Precario e i giovani rispondevano in coro: prega per noi! San Precario dacci pane e lavoro. Sono i poveri che vanno a cercare il pane, non è il pane che va dai poveri“.
E’ necessario educare i giovani a saper pizzicare la giusta corda della speranza, essa ci risponderà con sonorità inaspettata perchè lunghe fino al cielo sono le sue vibrazioni. Quando la giusta corda pizzichi intense son le emozioni, ogni uomo porta dentro la legge del Divino. Per poter gustare il bene spirituale bisogna liberarlo dall’atomo del male (ingiustizie, menzogne e privilegi della casta dei potenti sfruttatori). Non abbassiamo la guardia perché, come ci insegna Giorgio Bocca, il fascismo è in perenne libera uscita e come ebbe dire Gramsci: giovani e non giovani agitatevi! Organizzatevi! Abbiamo tanto bisogno del vostro entusiasmo, della vostra forza. Studiate, abbiamo bisogno della vostra intelligenza altrimenti non c’è futuro.
Virginia Iacopino
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