Sinergia tra comuni dell’area grecanica e Parco Aspromonte

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incontro roccaforte sindaci bombino
incontro roccaforte sindaci bombino

Sinergia tra i vari comuni montani dell’area grecanica e l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte per considerare potenzialità, variazioni e modifiche da effettuare. Nei giorni scorsi a Roccaforte del Greco si è registrato un momento importante per l’intera area che ha visto la partecipazione dei sindaci e delle amministrazioni dei comuni di Roccaforte del Greco, Bova, San Lorenzo, Roghudi e Bagaladi, i tecnici comunali, e il presidente del Parco, Giuseppe Bombino.

I vari presenti hanno discusso delle criticità all’interno di questo territorio che, come sottolineato, non sono mai state discusse negli anni sin dal 1994, anno di creazione di questo importante Ente.

Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco Domenico Penna, che presso l’aula consiliare di Roccaforte ha sottolineato il <<ruolo importante ricoperto dal Parco che rappresenta uno dei pochi elementi positivi di questo territorio e forse l’unica opportunità di sviluppo di questo territorio da molti dimenticato>>. Sia Penna che gli altri sindaci hanno rimarcato il ruolo che l’Ente Parco dovrà ricoprire nel prossimo futuro insieme alla Città Metropolitana che si sta costituendo e che dovrà ragionare in sinergia sia con il Parco che con Calabria Verde per fare conoscere sempre di più questo territorio all’esterno.

Il sindaco di Bova, Santo Casile, ha portato come esempio l’esperienza del suo comune che nel 2001 ha provveduto alla perimetrazione del territorio di competenza all’interno del Parco d’Aspromonte suggerendo, al contempo, l’inserimento dei centri storici all’interno dell’intera mappa aspromontane. Grazie proprio al supporto del Parco dell’Aspromonte, Bova è stata di recente insignita con la Bandiera Arancione Touring, marchio di qualità turistico-ambientale di assoluto prestigio.

Agostino Zavettieri, primo cittadino di Roghudi, ha chiesto lumi circa le strategie da attuare per questo comune che ricade per intero all’interno del parco, in merito a strade interpoderali, le zone adibite alla raccolta di funghi, alla possibilità di creare futuri posti letto per il turismo sostenibile.

Bernardo Russo, primo cittadino di San Lorenzo, ha rimarcato il bisogno di interventi necessari per ripristinare gli interventi naturalistici e trovare un impegno proficuo con il Parco. Carmelo Nucera, presidente del consiglio comunale di Bagaladi, ha ripreso la questione del bisogno della perimetrazione del Parco alla luce delle problematiche attuali rivedendo quanto fatto tanti anni fa.

Importante attenzione è stata data alla relazione redatta da Rocco Palamara, consigliere di Roccaforte, e Sergio Gualtieri, vice sindaco di San Lorenzo, riguardo l’importanza allo status attuale delle zone C e D.

Molto dettagliata la disamina effettuata dal dottore Luca Pelle, responsabile dell’ufficio tecnico del Parco che ha risposto alle tante domande poste dai presenti e che ha aggiunto la possibilità per molti territori di partecipare alle possibilità avanzate dal Parco soprattutto per quanto concerne le zone protette dell’area A.

Le conclusioni sono state affidate al presidente del Parco, Giuseppe Bombino, che ha parlato dell’intenzione dell’Ente Parco di voler prolungare le linee di una prospettiva di medio-lungo periodo che possa includere le esigenze, le istanze e le aspettative di una generazione che guardi alla Montagna come ad una dimensione geografica eletta in cui risiedono opportunità e modelli di vita qualitativamente superiori.

Un’intenzione che trova una rigorosa attenzione e opportunità nel processo di metropolizzazione che coinvolgerà, nei prossimi mesi, tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria. L’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, in questo cammino, si propone quale Soggetto Istituzionale, che esprime ed interpreta gli interessi collettivi di una vasta area di territorio di concerto con i 37 Comuni che edificano la Comunità del Parco e propone di porre al centro della dimensione metropolitana il sistema di valori che il Parco tutela ed esprime.

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2 thoughts on “Sinergia tra comuni dell’area grecanica e Parco Aspromonte

  1. Un incontro davvero importante quello che si è tenuto a Roccaforte con i comuni che fanno parte del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Un’occasione di confronto tra i sindaci e il presidente dell’Ente, in modo da arrivare alla valorizzazione della zona per gli aspetti turistici-culturali.
    Naturalmente dovranno fare seguito le azioni concrete in questa direzione con i conseguenti finanziamenti per le iniziative e i progetti da attuare e mettere in campo.
    Vivendo in Lombardia, non so se in passato ci siano stati incontri similari ma spero che questo sia l’inizio di un percorso nuovo che possa portare a risultati postivi.
    Per quanto mi riguarda sono legato alla frazione Ghorio. Ricordo, da ragazzino, che in questa frazione vivevano numerose famiglie con circa 300 abitanti. Nel dicembre del 1972 venne presa la decisione, per le piogge violente che sono durate vari giorni, dell’ordinanza di sgombero che, di fatto, ha portato all’abbandono di una frazione dove hanno vissuto per secoli tantissime generazioni. Adesso è una frazione abbandonata o quasi, compresi le terre dei dintorni che hanno contribuito al sostentamento di generazioni. Le foto dei panorami della zona fanno parte del patrimonio della Calabria e dell’Italia più bella, oltre alla tante tradizioni che sono state abbandonate e che pure vivono nella memoria di chi ha avuto la fortuna di ammirarle. La speranza è che da questo convegno inizi una nuova fase che porti alla sviluppo e alla valorizzazione di tutta la zona, con tutte le conseguenze positive per le Comunità che ci abitano.

  2. L’incontro che si è tenuto a Roccaforte è da considerare importante per i futuri sviluppi dell’area interessata al Parco Nazionale dell’Aspromonte. C’è da sperare che si passi dalle parole ai fatti concreti. Sinceramente , vivendo in Lombardia, non so se in passato ci siano stati incontri similari. Fatto è che se si vuole dare sviluppo agli aspetti turistici-culturali della zona e alla sua valorizzazione bisogna che arrivino iniziative e finanziamenti conseguenti. Per quanto mi riguarda sono legato alla frazione Ghorio e spero che per questa frazione si faccia qualcosa per il recupero di un piccolo patrimonio che fa parte della piccola storia di Roccaforte del Greco. Ai miei tempi, da ragazzino, vivevano tante famiglia per quasi 300 persone ma con la decisione adottata nel dicembre del 1972 si è assistito all’abbandono totale o quasi. Eppure alcune foto di quei panorami del passato e per il vero anche del presente fanno parte della Calabria e di conseguenza dell’Italia più bella e fa male al cuore vedere tante case diroccate e abbandonate, oltre ai terreni circonstanti, pure abbandonati, che pure hanno contribuito al sostentamento di varie generazioni, con tradizioni che dovrebbero essere l’orgoglio di una comunità e continuate.

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