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Giovedì 15 dicembre nella sede della Delegazione Municipale del Comune di Montebello Ionico a Saline Joniche, si sono riuniti i Sindaci dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica per discutere, al primo punto all’ordine del giorno, in merito alle note vicende collegate all’operazione “Ecosistema”, che ha visto coinvolti diversi Amministratori dei Comuni dell’Area.
I Sindaci presenti dei Comuni di Bagaladi, Bova, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Ionico, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, Staiti e il Vicesindaco di Bova Marina, al termine di una ampia e approfondita discussione:
Esprimono l’apprezzamento per il lavoro prezioso svolto dalle Forze dell’Ordine e dalla Magistratura, che ha consentito di scoperchiare un sistema criminale costituito da Aziende e colletti bianchi che operavano, insinuandosi (o tentando di farlo) nella Pubblica Amministrazione per condizionarla, facendo leva sui bisogni delle comunità, rese fragili ed impoverite dalla crisi e dalla mancanza di lavoro che attanaglia la vita delle persone e soprattutto dei giovani.
Sottolineano che l’Amministrazione dei Comuni dell’Area è caratterizzata da enormi e quotidiane difficoltà per carenza di personale qualificato, di risorse economiche, di adeguate infrastrutture, di servizi sociali, sanitari e scolastici, tanto da non riuscire spesso a stare al passo con le procedure amministrative previste dalle normative nazionali e regionali in continua evoluzione.
Testimoniano di sentirsi in trincea a difesa dei più elementari diritti dei cittadini, impegnati nella mediazione dei loro bisogni, in territori esposti all’azione costante e pervasiva delle famiglie mafiose per affermare i loro loschi interessi.
Evidenziano che l’Area Grecanica, superata la fase delle Gestioni Commissariali che hanno interessato quasi contemporaneamente nell’ultimo lustro ben sei comuni sciolti per infiltrazioni e condizionamenti mafiosi (Bagaladi, Bova Marina, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Roccaforte del Greco), ha avviato, con i Sindaci e le Amministrazioni comunali in prima fila, un processo di rafforzamento della vita democratica partecipata e si muove per costruire una vision capace di porre rimedio allo spopolamento e alla conseguente desertificazione del territorio nonché migliorare le condizioni socio-economiche.
Segnalano, tra i risultati raggiunti, il riconoscimento dell’Area Grecanica nell’ambito della strategia Nazionale delle Aree Interne come “Area Pilota”; l’attivazione del Contratto di Fiume del distretto idrografico dell’Area Grecanica; la programmazione delle greenway lungo la fiumara Amendolea e Tuccio nell’ambito dei fondi del Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria; i progetti per le aree degradate; la programmazione condivisa del PAL, costruita con un vasto partenariato guidato dal GAL; i progetti nell’ambito del PSR ecc. Interventi e misure di azione locale che per qualità e consistenza possono costituire un vero volano per lo sviluppo sostenibile del territorio negli anni a venire.
Chiedono di non essere lasciati soli, ritenendo che lo Stato a tutti i livelli di governance debba riconoscere la loro rappresentanza, soprattutto nelle aree interne delle comunità che amministrano, affiancandoli nel loro fondamentale ruolo di baluardo della democrazia e di sentinelle dei territori e, per tali fini, debba fornire alla loro azione quotidiana, fatta di sacrifici personali, supporti adeguati e diffusi anticorpi protettivi.
E, per non interrompere o ritardare l’attuazione della programmazione prima descritta, che vede l’area beneficiaria di significativi finanziamenti, chiedono di essere supportati nella definizione di una governance efficiente ed efficace, imperniata sulla legalità e trasparenza, capace di essere impermeabile agli interessi mafiosi nonchè garanzia di buona amministrazione.
Pertanto assumono la decisione di rivolgersi al Prefetto di Reggio Calabria, per avere l’opportunità di “raccontare” l’area, i suoi punti di forza e di debolezza nonché per avviare un concreto confronto in materia di buone pratiche amministrative compresa l’estensione, per gli appalti di maggiore importo, del protocollo di azione e vigilanza collaborativa sottoscritto tra ANAC, Prefettura, Procura della Repubblica e Comune di Reggio Calabria in data 8.11.2016.
In conclusione augurano ai colleghi amministratori coinvolti nell’inchiesta, con i quali da lungo tempo, con tenacia e passione, hanno percorso, forse in modo temerario, un tratto di strada irto di difficoltà sempre con gli occhi alti a guardare oltre l’orizzonte, di potere dimostrare la loro estraneità ai fatti e alle circostanze che gli vengono addebitati e ai reati che gli vengono contestati.
I Sindaci dei Comuni di: Bagaladi, Bova, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Roccaforte del Greco, Roghudi e Staiti, il Vicesindaco del Comune di Bova Marina.
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