Scuola Roccaforte, ripercussioni e conseguenze sul diritto allo studio

Roccaforte

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Di seguito la nota del Sindaco di Roccaforte del Greco, Domenico Penna:

In merito alla Scuola Primaria e Secondaria del Comune di Roccaforte del Greco (RC), relativamente all’anno scolastico 2017/2018, torno a chiedere una possibile alternativa alla mancata autorizzazione per le Pluriclasse, già comunicata dalla Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Melito P.S./Roccaforte del Greco.

Dopo le vicende del precedente anno scolastico che hanno portato a soprassedere alla chiusura della Scuola Primaria, grazie ad una progettualità integrativa, si CHIEDE di continuare a consentire, in deroga ad eventuali normative nazionali e organizzative, il mantenimento delle stesse.

Far rimanere privi dei servizi scolastici, comuni come quello di Roccaforte Del Greco, provocherebbe un aggravamento della tendenza allo spopolamento.
Il Comune di Roccaforte Del Greco è uno degli 11 comuni che compongono l’Area GRECANICA, seconda Area Pilota della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) in Calabria, a cui vengono offerte opportunità progettuali che consentiranno il rafforzamento dei diritti di cittadinanza, in primis l’istruzione. Esso è situato nel cuore dell’Aspromonte a 970 m. di altitudine ed è interessato da lunghi periodi di precipitazioni anche nevose e condizioni di allerta meteo, più volte, preoccupanti.

L’unica strada di accesso alla costa, in condizioni di scarsa percorribilità stante la precaria manutenzione, consente, dopo un percorso, di 28 km, tortuoso a causa di numerosissimi tornanti interessati da frequenti frane e smottamenti, di raggiungere il centro costiero di Melito di P.S. dopo quasi un’ora di viaggio in auto e circa un’ora e mezza in pullman.

Le famiglie dei ragazzi manifestano proteste vibranti e insistenti, per l’eventuale prospettiva di dover accompagnare i propri figli presso il Plesso Scolastico di Melito P.S., in quanto sarebbero costrette a percorrere quattro volte al giorno un percorso di 112 km sacrificando le normali attività lavorative con elevato dispendio economico e difficoltà di organizzazione della vita del proprio nucleo familiare.
Infatti i mezzi pubblici non offrono possibilità di garantire il servizio sia per la scarsità del numero di corse che per la inconciliabilità degli orari. Inoltre la situazione finanziaria del comune non permette di poter garantire un servizio di navetta con scuolabus comunale sia a causa della scarsità di risorse nello striminzito bilancio sia per mancanza di personale con adeguate qualifiche. La soluzione estrema di trasferimento delle famiglie interessate nel comune del plesso in cui iscrivere i propri figli non è nemmeno praticabile in quanto codesti nuclei versano in condizioni assolutamente disagiate.

Quasi tutti, infatti, non hanno un reddito sufficiente che consenta di affrontare con dignità le conseguenze che tale trasferimento comporterebbe (spese di viaggio, eventuali spese di affitto, abbandono delle proprie abitazioni e delle attività agricole e artigianali all’interno del territorio comunale etc). Oltretutto va sottolineato che il trasferimento di famiglie, per una comunità piccola come la nostra, è un qualcosa di veramente grave perché incrementa lo spopolamento dei centri abitati montani smantellando gli insediamenti abitativi.

A questo proposito non può essere taciuta la peculiarità propria della nostra comunità che, in quanto minoranza linguistica (minoranza grecanica) tutelata dal Legislatore con Legge 15 Dicembre 1999, n. 482, sarebbe condannata sia perchè privata della scuola sia perchè spopolata con pregiudizio per la propria identità linguistica e culturale. Da tenere in evidenza anche le difficoltà metereologiche della passata stagione invernale per le quali ho dovuto provvedere ad emettere apposite ORDINANZE di chiusura Scuole per un totale di gg. 9 a causa delle forti nevicate e del gelo che hanno, tra l’altro, ghiacciato per settimane il manto stradale. Da quanto su esposto, si evincono i danni economici, sociali e culturali che la predetta chiusura procurerebbe alle famiglie interessate da tale provvedimento nonché all’intero territorio del Comune di Roccaforte del Greco.

Si chiede, pertanto, un intervento energico e risolutore che, tenendo conto della specificità che il caso richiede, possa consentir e, in deroga ad eventuali normative nazionali e organizzative, il mantenimento delle PLURICLASSI per la scuola Primaria (sei alunni) e Secondaria di 1°grado (quattro alunni) nel comune di Roccaforte del Greco.
Certo di un Vostro interessamento, porgo cordiali saluti.

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1 thought on “Scuola Roccaforte, ripercussioni e conseguenze sul diritto allo studio

  1. La deroga va data sul mantenimento delle pluriclassi, come del resto lo scorso anno. Bisogna salvaguardare le piccole comunità delle zone di montagna. In questo caso tra l’altro siamo in presenza di una comunità secolare che risale alla Magna Grecia. Sono le comunità come Roccaforte del Greco che vanno salvaguardate per evitare uno spopolamento che cozza contro gli aspetti anche ambientali oltre che storici. Del resto nella zona grada vendetta ancora l’ordinanza di sgombero del lontano dicembre del 1972 relativa alla frazione Ghorio di Roccaforte. Qui una comunità, all’epoca di quasi 300 abitanti, di fatto è stata cancellata, con buona pace della tradizione, della storia e così via. Un “ferita” che prima poi bisognerebbe riparare , anche se a livello Istituzionale, inteso Stato, Regione, evidentemente la memoria storica sembra non esistere. C’ è da sperare pertanto che per la scuola di Roccaforte del Greco venga accolto l’appello del sindaco Domenico Penna. Giovanni Attinà

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