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Si è svolta la prima edizione del Premio letterario “San Lorenzo”, patrocinata dall’Associazione “Facimu”. La serata conclusiva ha avuto luogo, il 19 dicembre, nella sede del sodalizio del paese, che ha nell’olmo il suo nume tutelare.
Ha avviato i lavori la presidente di “Facimu”, avvocato Maria Ligato che ha messo in risalto l’importanza della proposta, che mira da una parte a evidenziare il passato glorioso di San Lorenzo, le cui origini affondano le radici sicuramente nel lontano Medioevo dall’altra a rinverdire i fasti al giorno d’oggi.
“Facimu” mira a coniugare il passato col presente, nella prospettiva di una rinascita culturale, sociale ed economica del paese, definito nel 1860 dal garibaldino Alberto Mario “il colle a pan di zucchero”. Ligato ha ringraziato i componenti della Giuria, composta da professionisti nelle persone del Presidente Pasquale Catanoso, rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, di Antonella Scordo, docente dell’Accademia di Belle Arti, di Paolo Toscano, caporedattore della Gazzetta del Sud, di Domenico Marino, docente della Mediterranea e dell’editore Franco Arcidiaco, che si è assunto il compito di fare da moderatore della serata.
Introducendo i lavori, ha portato i saluti del sindaco della Città metropolitana, avv. Giuseppe Falcomatà, del quale ha evidenziato la genesi laurentina, al pari della sua e degli altri componenti della giuria, ad eccezione di Paolo Toscano, non nativo, ma cresciuto a San Lorenzo. Arcidiaco ha svelato la sorpresa della Commissione, che sì è trovata davanti un bel numero di testi da esaminare e valutare. Tante soprattutto sono state le opere di narrativa e di saggistica.
I giurati, pertanto, hanno conferito due premi ex equo. Per la narrativa la vittoria è arrisa a Silvana Laganà con l’opera “L’olmo di San Lorenzo” e ad America Liuzzo con la pubblicazione “Quando ritorno ti porto un fiore”.
Il premio della saggistica è andato a Pasquale Manti, autore di “San Lorenzo, il paese dell’olmo. Memorie di Valletuccio” e a Carmelo Bagnato che ha scritto “San Lorenzo, note e memorie storiche dalle origini al XX secolo”.
L’originalità ha avuto il volto di Giuseppe Zumbo con “Guardando indietro”. Fortunato Mangiola ha ricevuto il premio alla carriera, perché, è scritto nella pergamena, “ha al suo attivo una serie di pubblicazioni con un denominatore comune: San Lorenzo. Le sue opere sono un patrimonio di informazioni, messo a disposizione di chi vuole continuare a studiare e approfondire”.
La serata si è conclusa con la degustazione di prodotti tipici locali, crespelle calde e vini.
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