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Per il secondo anno consecutivo, in una piazza gremita di gente, San Lorenzo è stato un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto in cui musica, storia, arte e cucina si sono uniti, divenendo gli unici protagonisti della serata.
L’evento, organizzato dalla Parrocchia Santa Maria della neve in collaborazione con l’UNCI di Reggio Calabria, ha visto i vari quartieri del piccolo borgo grecanico sfidarsi su una gara dolciaria. Ogni presentazione è stata contornata da piccole ed esilaranti scenografie con immagini, danze e canti grecanici volte a raccontare pezzi della storia e della cultura laurentina.
Le quattro squadre in gara hanno realizzato alcuni “cortometraggi reali” facendoci quasi immedesimare nelle storie e nelle vicende raccontate.
La piazza è stata immersa in un piccolo borgo medievale dell’VIII secolo a. C. quando S.an Lorenzo divenne colonia greca, assimilando non solo le tradizioni elleniche ma beneficiando “in toto” della loro cultura.
Per poi spostarsi al 1860, alla lotta dei briganti contro le truppe garibaldine conclusasi con la vittoria di queste ultime e la consecutiva autoproclamazione del borgo sotto dittatura garibaldina, facendo di S. Lorenzo il primo paese sotto controllo piemontese.
Sceneggiature e costumi degne di vere e proprie rappresentazioni teatrali; l’esposizione dei “pizzi e merletti” ne è stata sicuramente la prova!
Quella che un tempo rappresentava l’ unica fonte per il vestiario, l’ornamento della casa e il corredo delle giovani spose, agli occhi odierni è apparsa come una vera e propria forma d’arte.
Una situazione invece che, nonostante il passare degli anni, suscita sempre sentimenti di delusione e rammarico è il problema dello spopolamento dei piccoli paesi aspromontani. È stata raccontata la nostalgia di chi ritorna al Paese d’origine e vede tutto cambiato ma allo stesso tempo tutto come sempre.
Lì dove un tempo vi era una panchina o delle scale, punti d’incontro per giovani e anziani, adesso non rimangono che vecchi ma sempre “vivi” ruderi che, a guardarli bene, parlano più di mille bocche e raccontano più di mille storie.
San Lorenzo con semplicità e determinazione ha dimostrato che i nostri luoghi pullulano di potenzialità innate, risorse mai utilizzate, tesori naturali mai rispettati e considerati. Forse è proprio questa la sfida che tutta l’area grecanica dovrebbe cogliere e accogliere.
I complimenti giungano, meritevolmente, ai quattro quartieri: Campo, Spartiddi, Borgo e Castello che hanno saputo esporre con orgoglio e con un pizzico di rammarico la bellezza e la ricchezza di queste zone oramai del tutto isolate, deliziando non solo il palato, ma anche gli occhi e le orecchie di chi era presente.
Per l’occasione è stato allestito un banchetto dedicato agli intolleranti al glutine e al lattosio.
NtaCalabria era presente in giuria con la nostra esperta di cucina Francesca Squillaci che ha premiato l’estetica della torta.
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