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Riportiamo le lamentele di un turista:
Dall’inizio dell’estate, le acque del mare di San Lorenzo Marina, tutti i giorni, alla stessa ora, sono invase da strisce di liquidi di colore giallognolo che, sembrerebbe un misto di mucillagine e liquami fognari.
Molti pensano che le colpe siano attribuibili al Comune di Bova che, in passato, non aderì al depuratore consortile lasciando sversare in mare la fogna senza alcun trattamento. Altri invece attendono che si ripresenti la situazione per segnalare nuovamente la cosa all’Arpacal, magari per dichiarare la non balneabilità ma per lasciare irrisolto il problema.
La cosa sconcertante della vicenda è stata quella di rivolgersi ad un addetto del Comune di San Lorenzo per avere chiarimenti in merito e sentirsi rispondere che fosse meglio “cambiare spiaggia” e lasciare morire lì il problema, per poi sentirsi persino chiudere il telefono in faccia. Il massimo dell’ineducazione!
Nella nostra società, molte volte è l’indifferenza che complica le cose, proprio come in questo caso, che ci comporta accogliere i turisti con un “Benvenuto nella fogna“.
Ciò che oggi la Calabria potrebbe vantare (un mare splendido, un mare dalle acque cristalline invidiabile da chiunque) è diventato oggetto di discussione e soprattutto di dubbi sulla natura degli strani liquidi che quotidianamente si vedono galleggiare in mare.
Tanta gente, visto lo stato di rassegnazione e l’indifferenza del popolo calabrese sceglie altre mete per le proprie vacanze.
L’obiettivo di questo “sfogo” é quello di smuovere le coscienze di qualsiasi responsabile che vede, ma fa finta di non sentire ai reclami, portandolo a pensare che, in quello stesso mare dove sgorga la putrida fogna, i suoi bambini potrebbero fare il bagno e finire in Ospedale.
Nessun’altra frase o commento può descrivere la situazione quanto la foto qui a lato.
Finché regna questo in Calabria, il turismo sarà altrove.
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