Saline Joniche (Rc), un progetto per il rilancio

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Ultimata la fase preliminare del progetto per il rilancio dell’area del porto di Saline Joniche.

Importante notizia quella che riguarda il progetto del Parco Naturale e Antropico di Saline Joniche elaborato da AutonomeForme e Grupo Aranea.

Era il 2012 quando la provincia di Reggio Calabria bandiva un concorso di idee con il seguente obiettivo:“ricerca di idee, interventi e soluzioni che assicurino il recupero del contesto paesaggistico, naturalistico, sociale, economico e culturale di una estesa area del territorio della Provincia di Reggio Calabria interessata dalla dismissione e dall’abbandono di imponenti infrastrutture industriali inserite in un contesto ambientale e naturalistico di particolare pregio, che rischia di essere definitivamente ed irreversibilmente compromesso”.

Si era trattato di un concorso di idee che poi non aveva avuto un’attuazione mentre si assisteva alle varie vicissitudini inerenti la possibili creazione di una centrale a carbone. La sentenza del Tar ha dato una risposta definitiva mentre rimane in gioco il progetto che rappresenterebbe una concreta opportunità di sviluppo per Saline Joniche. Si tratta di un progetto di rilevanza internazionale che ha visto AutonomeForme e Grupo Aranea prendere parte congiuntamente al premio bandito dalla Holcim Foundation ottenendo il primo premio al livello europeo della competizione.  Inoltre, al premio Urbanistica, e’ arrivato un altro riconoscimento ottenuto dalla Provincia di Reggio Calabria per avere organizzato il Concorso di idee per la riqualificazione del waterfront delle Saline Joniche.

Intervistati i progettisti, viene denotato il fatto che <<oggi sembra che il progetto del parco naturale e antropico di Saline Joniche sia stato dimenticato e solo attraverso la comunicazione e la diffusione esso potrà trovare una concreta attuazione>>.

Nello specifico, si evince che <<la proposta progettuale mira a ripristinare il paesaggio delle zone umide, sovrapponendolo alle strutture industriali obsolete che si convertono in nuovi supporti di vita. L’obiettivo è il ripristino dell’equilibrio naturale precedente allo sfruttamento da parte dell’uomo, ma senza cancellare i segni del passato; le impronte artificiali lasciate dell’uomo dovranno essere mantenute come monito da destinare alle future generazioni.

saline-jonicheViene creato un ecosistema in continua evoluzione, con cui l’uomo deve convivere e a cui deve adattarsi. Un ecosistema ricco di flora e fauna, con una particolare attenzione agli uccelli migratori. Il paesaggio risultante evolverà con il tempo è consentirà il graduale inserimento di nuove specie animali e vegetali.
Questo processo vede nella OGR il proprio centro propulsore, una vera e propria macchina di riparazione dei paesaggi degradati, centro di trattamento dei terreni contaminati, un enorme vivaio per la riforestazione, uno spazio di produzione di energia pulita, laboratori, centro studi e museo che si propone di spiegare i processi di recupero delle aree degradate.
Saline Joniche situato nel centro geografico del Mediterraneo trasforma l’ OGR.M (Officina di Grandi Riparazioni del Mediterraneo) nel centro di trasferibilità geografica di un nuovo atteggiamento di recupero ambientale: Atteggiamento jonico.
Il OGR.M è stabilito come un ecosistema di attività economiche che propone un approccio ecologico nella ricerca di motori economici per il futuro. Optando per una serie di attività a vocazione sociale e ambientale.

L’idea del progetto è quella di rendere Saline Joniche un punto di riferimento mondiale di ricerca, studio e sperimentazione di nuovi approcci per la riqualificazione dei paesaggi industriali, inserito all’interno di una rete di zone costiere di alta qualità ambientale compromesse o degradate da attività industriali obsolete.
Le APP misureranno piccoli cambiamenti ambientali che avranno un grande impatto in futuro. Si monitorano gli errori del passato e il cambiamento di mentalità verso il futuro.
Una volta restituita la salute ambientale e sociale del luogo, si potrà aprire un dibattito sulle linee economiche da seguire in futuro. Questo dialogo necessario tra tutti i soggetti interessati potrà essere alimentato attraverso i social network e le nuove tecnologie e trovare la propria rappresentazione nella OGRM.

Il progetto amplia anche la riflessione sulle rovine riconnettendosi a due importanti punti di riferimento nelle vicinanze: Pentedattilo, un villaggio abbandonato alla fine del XVIII secolo, a causa di un terremoto e la” Laura C”, una nave affondata a pochi metri dalla costa durante la seconda guerra mondiale. Esempi in questo caso fortuito, di come le azioni umane possono creare ricchi ecosistemi>>.

 

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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