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di Francesco Iriti (pubblicato su Calabria Ora)
«Il parere favorevole espresso dalla commissione VIA rappresenta la conferma di una scelta compiuta già da tempo dal governo Berlusconi che penalizza per l’ennesima volta la provincia di Reggio Calabria, umilia un territorio che subisce nuove aggressioni e mette a rischio la salute e l’incolumità dei cittadini del comprensorio jonico reggino». Non usa mezzi termini Michelangelo Tripodi, segretario regionale del Pdci nell’esprimere il suo No al progetto della Sei.
«E’ stato calpestato il parere negativo espresso due anni fa dalla Commissione VIA regionale e le continue e ripetute posizioni contrarie espresse dalla precedente giunta regionale e consiglio regionale– continua Tripodi – nonché i pronunciamenti contrari della provincia di Reggio Calabria e delle altre istituzioni locali».
«Voglio ricordare di essere stato il primo firmatario della mozione n. 41/8 approvata all’unanimità dal consiglio regionale il 6 settembre 2007 che diceva no alla centrale – aggiunge Tripodi – e impegnava la giunta regionale ad attivare tutti gli strumenti disponibili per impedire la realizzazione della centrale a carbone».
«La battaglia deve continuare a tutti i livelli per impedire la realizzazione di un impianto- è il monito del segretario del Pdci – che avrebbe effetti devastanti in una delle zone di maggiore pregio della costa jonica reggina».
«La Regione è chiamata ad assumersi le sue responsabilità – conclude Tripodi – riconfermando la sua posizione contraria alla centrale, così come fatto recentemente dal governatore Scopelliti».
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