Saline Joniche, Pace e Crea “maggiore responsabilità nella strada”

Questo post é stato letto 97440 volte!

Intorno alle ore 13,30 di ieri sabato 26 settembre 2015 si è registrato l’ennesimo tragico incidente alla rotatoria di Saline. Non si conoscono le dinamiche dell’incidente sembrerebbe che un’autovettura proveniente da Reggio in uscita dalla rotatoria di Saline abbia invaso la corsia opposta scontrandosi con altra autovettura che proveniente da Melito PS stava per immettersi nella rotatoria.

Il sinistro ha registrato un morto e due feriti. A nulla è servita la tempestività delle ambulanze, Vigili del Fuoco, pattuglie dei Carabinieri e Polizia Stradale, del personale ANAS e altri Enti intervenuti.

DSC01349 (Medium)-2

“E’ chiaro comunque che nella quasi totalità degli incidenti che quotidianamente si registrano sulla Ss106 gli eventi non sono una  “fatalità”, bensì le conseguenze di comportamenti colposi, dovuti soprattutto all’inosservanza dei limiti di velocità.

Le scriventi associazioni da sempre hanno e continuano ad invitare gli utenti della strada ad una maggiore responsabilità nella guida – hanno affermato il Presidente dell’associazione “Amici di Raffaele Caserta” Gaetano Pace e il segretario unico dell’ANCADIC Vincenzo Crea –rispetto della propria vita ma anche di  quella altrui.

DSC01347 (Medium)-2

Ciò però non esime le Istituzioni competenti di espletare verifiche e adottare provvedimenti a tutela della circolazione stradale e dell’incolumità pubblica e privata. Per tale motivo insistiamo nel richiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti la rivisitazione dell’intero intervento eseguito nel tratto di SS 106 da Reggio a Melito, specialmente sulle rotatorie, intervento  tra l’altro più volte richiesto dal Comitato Torrente Oliveto al Ministro pro tempore On. Maurizio Lupi. Vogliamo sottolineare la necessità di una maggiore collaborazione con l’ANAS da parte dei Sindaci dei Comuni il cui territorio è attraversato dalla Ss 106. Analizzando lo studio dell’Aci su dati Istat, da qualche tempo si è scoperto che la statale 106 ionica è la strada con l’indice di mortalità più alto d’Italia, infatti viene definita “la strada della morte”

Quindi è chiaro che si è in presenza di questa situazione si dovrebbe rivisitare il Codice della Strada stabilendo pene più severe per l’inosservanza di norme su tutta la Ss 106.

Anche a tal fine le scriventi associazioni interesseranno la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Interno e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tutti questi incidenti che si verificano nella quotidianità sulla Ss 106 portano a non dare più il giusto peso alla vita”

DSC01377 (Medium)-2

 

 

 

 

Questo post é stato letto 97440 volte!

Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

3 thoughts on “Saline Joniche, Pace e Crea “maggiore responsabilità nella strada”

  1. L’articolo dichiara…“E’ chiaro comunque che nella quasi totalità degli incidenti che quotidianamente si registrano sulla Ss106 gli eventi non sono una “fatalità”, bensì le conseguenze di comportamenti colposi, dovuti soprattutto all’inosservanza dei limiti di velocità.- Al dì la che osservare i limiti assurdi di velocità si arriverebbe a Reggio Calabria partendo da Melito in circa 1 ora… , e la cosa già di per se è assurda….ancora più assurdo e che lo Stato italiano, la Regione Calabria e le Provincie, invece di progettare almeno nei tratti a più alta densità abitativa infrastrutture degne di reggere il volume di traffico, continuano a farci circolare in una strada che chiamano a scorrimento veloce almeno il tratto Melito-Reggio Calabria così è classificato pur non essendo l’infrastruttura stessa idonea tecnicamente ai requisiti tecnici per tale classificazione…La soluzione? nei tratti ad alta densità di traffico due carreggiate con tre corsie di marcia per senso di corsa naturalmente con corsie di accelerazione e decelerazione…, Oppure si continuera’ a morire come è sempre accaduto…altro che responsabilità alla guida anche se naturalmente ciò è raccomandabile… ma qui ripeto i problemi son ben altri sono infrastrutturali in primo luogo.Larticolo continua…..
    “Analizzando lo studio dell’Aci su dati Istat, da qualche tempo si è scoperto che la statale 106 ionica è la strada con l’indice di mortalità più alto d’Italia, infatti viene definita “la strada della morte”- beh con quella mulettiera mi spupirei del contrario… Togliamo due corsie dalla tangenziale di Milano otterremo lo stesso risultato. L’articolo continua ancora
    “Tutti questi incidenti che si verificano nella quotidianità sulla Ss 106 portano a non dare più il giusto peso alla vita”… Il giusto peso della vita effettivamente non lo fanno lo Stato la Regione e gli enti locali….. L’opera descritta prima dovrebbe già essere funzionante 15/20 anni fa e non immaginata da me adesso….

  2. condivido perfettamente quanto scritto, non c’è strada della morte se si rispettano le regole-divieto sorpasso,limite velocità-uso cellulare.poi non parliamo uso cinture sicurezza è un optional.andate con una telecamera e constatate tutto ciò.

  3. Non si conoscono le dinamiche dell’incidente

    be vi parla uno che a 500mt a perso un famigliare pur non guidando per colpa di altri ma e la vita ognuno ha il suo destino
    pero le rotonde vanno prese velocita bassa, dove si trovano doppie linee non sorpassare carissimo giornalista fermati una giornata e filma come camminano in quella zona e in tutta la costa jonica e poi vedi se e la strada oppure chi guida pericoloso mi dispiace che pultroppo dopo tutti questi morti non cambiamo testa noi automobilisti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *