Questo post é stato letto 41990 volte!
di Vincenzo Crea – Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
«Essendo, ad oggi, stati disattesi tutti gli esposti/denuncia prodotti dal sottoscritto, quale referente unico dell’A.N.CA.DI.C, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre e la viabilità e responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” ed inviati a mezzo P.E.C. anche alle più alte Istituzioni dello Stato, si rinnova l’appello per sollecitare interventi ed azioni che si ritiene siano di competenza dei destinatari. Si spera che la pericolosità per la salute e l’incolumità pubblica messa a rischio da anni dalla ex liquichimica fortemente inquinata, venga affrontata in maniera seria e definitiva. Si aggiunge che il rischio per la salute pubblica è aumentato a seguito di un vasto incendio che si è sviluppato all’interno della liquichimica, nel pomeriggio del 25 luglio u.s., di natura probabilmente dolosa, come abbiamo appreso dagli Organi di Stampa, che ha interessato anche la Strada Statale nr. 106. Anche il traffico ferroviario è stato interrotto per qualche ora.
Le fiamme hanno distrutto un patrimonio arboreo. Sono stati interessati anche dei cipressi e degli alberi di eucalipto. A tal riguardo è necessario disporre con immediatezza delle verifiche per riscontrate la stabilità dei grossi e alti alberi, soprattutto quelli situati a ridosso della Ss 106 atteso che i tronchi sono stati interessati dalle fiamme. Gravissime sarebbero le conseguenze se un albero dovesse crollare visto che alcuni propendono sulla Ss 106, quindi inevitabilmente ricadrebbero sulla Strada Statale.
Giova ricordare che nel mese di giugno 2014 la complessità delle tematiche ambientali in atto sotto il profilo sanitario ambientale presso la ex liquichimica di saline Joniche e il colpevole adagiarsi delle competenti Istituzioni locali avevano indotto lo scrivente ad interessare anche le più alte Istituzioni dello Stato, affinché senza alcuna esitazione si attivassero per gli urgenti e non più procrastinabili interventi a salvaguardia dell’ambiente e a tutela della salute dei cittadini. Si chiedeva di voler disporre gli opportuni accertamenti per verificare se perdurasse a tale data la gravissima situazione di inquinamento ambientale accertato nell’anno 2004, presso il confinante sito dell’ex-liquichimica di Saline frazione del Comune di Montebello Jonico (RC), dal consulente nominato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell’ambito del procedimento penale 1064/2004 RGNR.. nonché di procedere alla rimozione delle strutture mobili (pontili provvisori d’attracco) e sovrastrutture (manufatti in cemento armato e tubazioni) e un’opera con annessa tubazione che doveva portare acqua alla “vasca acqua mare”, che unitamente a dei manufatti di calcestruzzo costituiscono fonte di inquinamento e una condizione di potenziale pericolo per chi incautamente si dovesse avvicinare. Va detto che la Commissione Straordinaria del Comune di Montebello Ionico (RC) ha emesso l’ Ordinanza di bonifica nr. 11 del 28 febbraio 2014, ma a quanto pare non è stata data esecuzione a detto provvedimento. Lo scorso 26 luglio abbiamo sollecitato gli interventi alle Istituzioni precedentemente interessate».
Questo post é stato letto 41990 volte!