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Riceviamo e pubblichiamo:
Non c’è più tempo da perdere, il bivio per Roghudi va messo in sicurezza.
Scrivo per rappresentare a codeste spettabili Istituzioni la necessità e l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza dello svincolo per Roghudi-Melito-Annà situato al km. 29+VII della Ss 106, per eliminare una condizione di pericolo reale, concreto e grave per la circolazione stradale e per l’incolumità pubblica e privata, determinata soprattutto dal guardrail che non è più sufficiente a contenere l’urto.
L’intersezione in uscita lato mare è in rilevato con altezza di circa quattro metri al cui piede è localizzata la strada comunale. Di frequente i veicoli in uscita dalla Ss 106 provenienti da Reggio sbattono e talvolta sorvolano il guardrail finendo nella sottostante strada comunale. La quasi totalità degli incidenti si registra all’uscita della Ss 106 ove l’intersezione, a mio avviso, presenterebbe un piccolo raggio di curvatura che limita la visibilità e la mancanza di idonea segnaletica non permetterebbe al conducente di affrontare il piccolo raggio della curva in modo tale da evitare sbandamenti del veicolo ed assicurare un tempo di reazione sufficiente a far fronte ad eventuali imprevisti.
Logicamente sono valutazioni fatte quale semplice cittadino utente del tratto, spetta ai competenti funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’ANAS verificarne le cause e stabilire gli interventi da realizzare. In ogni modo la situazione è così grave che l’intervento di sistemazione e messa in sicurezza dell’intero svincolo non è più derogabile. A certificarlo sono i recenti tragici incidenti, le numerose e vistose ammaccature che presenta sia il guardrail che alcuni segnali verticali provocate in diversi tratti dall’urto dei veicoli.
Pertanto a mio avviso sarebbe necessario provvedere con intervento di somma urgenza alla sostituzione di tutto il guardrail presente nello svincolo (lato mare e lato monte e nelle intersezioni) non idoneo a svolgere la funzione destinata alla sicurezza passiva della strada. Un tratto di guardrail posto sulla Ss 106 in uscita della intersezione addirittura è sospeso contro il muretto di delimitazione, sottostante al quale vi è un terreno di proprietà privata.
Appare altresì necessario integrare e sostituire la segnaletica verticale che presenta delle ammaccature, alcuni segnali sbiaditi e sistemare quella che in alcuni punti addirittura è legata al guardrail con della corda, nonché quella che giace sul suolo a seguito di precedenti incidenti, eseguire un intervento di stramatura visto che molti rami di alberi penzolano sulla sottostante strada comunale e in qualche punto limitano la visibilità ai conducenti in transito.
Tra i numerosi incidenti anche mortali che si sono verificati nel predetto svincolo va ricordato quello del 13 ottobre 2013 in cui perse la vita Raffaele Caserta di 38 anni, che viaggiava a bordo di una panda guidata da una donna, rimasta gravemente ferita, quando la vettura si è scontrata con il guardrail nella corsia opposta (lato monte) e poi è finita nel vuoto, nella strada sottostante. Un tratto di guardrail da qualche tempo era appoggiato per terra a seguito di un precedente incidente e c’è voluto il sacrifico di una giovane vita per risistemarlo.
Ed ancora, un’autovettura con a bordo tre persone in uscita dalla 106 lato mare è finita nella strada sottostante, un terribile e spaventoso incidente per fortuna le persone a bordo hanno riportato soltanto delle ferite anche se gravi e per una di loro la degenza in ospedale è stata piuttosto lunga. Mi fermo qua. Si ritiene opportuno interessare anche la condirezione tecnica dell’ANAS e il Signor Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in quanto secondo me l’intervento potrebbe presentarsi complesso e potrebbe richiedere una nuova progettazione nonché ulteriori risorse finanziarie in aggiunta a quelli già erogati per l’intervento dei “ Lavori per la messa in sicurezza del tratto tra i Km 6+700 (Reggio C.) e 31+600 (Melito P.S.) 2^ STRALCIO “
Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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