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di Giulia Cannizzaro
Nel pomeriggio di ieri a Roghudi Nuovo si è tenuto un seminario di studio avente come argomento centrale uno dei pilastri della società attuale: la lotta alla ndrangheta. L’incontro si è tenuto presso il centro ellenofono, nell’ambito del corso di aggiornamento in “Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale dei greci di Calabria dalla lingua alle tradizioni”.
L’incontro è stato organizzato dal circolo culturale “Paleaghenea” e dall’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria. Il seminario, introdotto da Mario Maesano, presidente del Paleaghenea, ha offerto una visione giurista del fenomeno mafioso, citando in modo particolare gli art 416 bis e art 41 introdotti appunto in seguito agli avvenimenti degli anni bui in cui il fenomeno mafioso attua un imponente sviluppo. Importante è stata la presenza del prof. Filippo Violi, il quale ha raccontato le sue esperienze professionali e sociali ed il suo impegno nella diffusione della cultura e dei sani princìpi.
Il centro dell’incontro è stato la presentazione del libro ”Un carabiniere nella lotta alla ndrangheta” che ha come autori il Luogotenente Cosimo Sframeli ed il Maresciallo ordinario Francesca Parisi. Il libro, dedicato a coloro che hanno donato la vita per la lotta alla ndrangheta e a coloro che vi hanno speso gli anni migliori, racconta le vicende della criminalità organizzata che trova sfogo soprattutto negli anni 80, con sequestri di persona e omicidi. Significativa e di alto spessore culturale e morale è stata la presenza del Luogotenente Sframeli, il quale ha raccontato l’impegno attivo dei militari negli anni di fulcro di questo fenomeno di malcostume. Tanta l’emozione del Luogotenente e tanto l’interesse dei partecipanti, nei confronti di chi, come lui ha dato attivamente il suo contributo per frenare le armi affiliate della ndrangheta. Il seminario si è concluso con una frase di Don Pino Strangio (attuale parroco di San Luca) riportata dall’autore: “I calabresi hanno un destino segnato: restare e ribellarsi; restare e assoggettarsi con un’imponente ipoteca sulle spalle; fuggire e vivere altrove la propria esistenza liberata.” A noi la scelta.
Il pomeriggio è stato allietato anche dalle musiche del cantautore Carmelo Maesano e dalle poesie in lingua greca del Rag. Siviglia, i quali hanno ricordato quelle che sono le origini grecaniche della nostra provincia.
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