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La redazione di Ntacalabria.it ha invitato il Sindaco di Roccaforte del Greco, Domenico Penna e gli ha posto alcune domande.
Di seguito l’intervista:
Qual è la sua professione?
“Sono un impiegato della Pubblica Istruzione, un tecnico di laboratorio. Da sempre mi sono occupato di politica, del sociale, ho lavorato con i sindacati, per molti anni sono stato segretario della sezione Italo Falcomatà nuova DS Reggio Calabria e adesso mi sono voluto impegnare nel paese dove sono nato.
Perché ha scelto di fare il Sindaco?
“Fino a qualche anno fa non ci pensavo nemmeno; sono molto legato al paese di Roccaforte del Greco e ho un senso di appartenenza piena. Quello che mi ha spinto a pensare di diventare Sindaco è stato un senso di ribellione che ho avuto nel momento in cui una giornalista di Repubblica, venuta a Roccaforte, ha scritto un articolo che penalizzava e screditava il paese, e da lì è nata la mia voglia di candidarmi a Sindaco“.
Qual è il suo ruolo all’interno del civico consesso?
“Essere Sindaco mi porta ad avere un ruolo di coordinamento soprattutto dopo i quattro anni di commissariamento. Negli ultimi venti anni abbiamo avuto tre commissariamenti con una gestione commissariale per più della metà del tempo. Questo mi porta a non pensare a Penna come Sindaco ma ad una squadra pronta ad affrontare i problemi del paese. In questi mesi siamo riusciti ad intervenire sulle urgenze e l’abbiamo potuto fare grazie ad una partecipazione degli altri eletti del Consiglio Comunale, assieme all’aiuto dei cittadini. Abbiamo organizzato due giornate ecologiche che hanno permesso di dare un servizio immediato al paese che era da molto tempo carente”.
Mensilmente quanto le spetterebbe di indennità di carica?
“Siccome sono un dipendente pubblico c’è già una decurtazione del 50%; questo 50% porta a circa seicento euro e di questi, vi è una trattenuta. Infine, arrivo a prendere circa 400 euro“.
Ha mai pensato di devolvere la sua indennità di carica a qualche associazione presente sul territorio?
“Si ci sto pensando; visto che Roccaforte ha una debolezza nella mancanza di aggregazione associativa, se questo potrà contribuire a crearla io sarei disponibile a devolverla“.
Nella determinazione n° 21 del 07/08/2015 vi è la richiesta Sua, del Vicesindaco e del consigliere Basile, del rimborso per le spese di viaggio. Pensa siano adeguate?
“Ritengo di si”.
Che situazione finanziario-contabile ha l’Ente?
“Roccaforte rispetto ad altri Comuni ha una situazione positiva, non brillante ma per fortuna non debitoria”.
Tracci un bilancio del fare amministrativo di questi primi mesi. A suo avviso è positivo o negativo? Perché?
“Il bilancio lo ritengo positivo, in particolare per alcuni interventi che abbiamo fatto ma anche per il rapporto che abbiamo instaurato con i cittadini come per esempio per le due giornate ecologiche durante le quali abbiamo visto una presenza massiccia della cittadinanza“.
Quali sono i punti di forza della sua azione amministrativa?
“Lo spirito di gruppo anche con la minoranza e un rapporto di cooperazione. L’altro punto di forza è il rapporto con la cittadinanza, per lavorare insieme alla gente da una parte e, mettere in rete Roccaforte con gli altri paesi dell’Area Grecanica“.
Come ha intenzione di evitare l’ulteriore spopolamento del paese?
“Attraverso la viabilità e il lavoro“.
Ha intenzione di attivare nel comprensorio territoriale la raccolta differenziata? E se si, questa era già all’interno del suo programma?
” Si, quello era uno dei primi punti e speriamo che al più presto la Regione Calabria si attivi per poterla far partire“.
La strada del Centro Storico è stata cementificata, secondo lei tale scelta è compatibile con l’architettura circostante? E’ una soluzione definitiva o provvisoria?
“Siamo intervenuti a ripristinare una delle strade più importanti del paese, quella che fa parte del Centro Storico, che porta alla sede degli uffici comunali, che da qualche anno sembrava bombardata comportando rischi e pericoli. L’intervento che abbiamo effettuato noi non è definitivo ma è un intervento tampone. Il nostro obiettivo è anche quello di far giungere i bus, di nuovo, a Piazza Sgrò”.
Lei è a favore o contro la nascita della centrale a carbone a Saline Joniche? Perché?
“Assolutamente contro. Questa trasformerebbe innanzitutto il clima e la bellezza dei nostri luoghi. Non possiamo permetterci di modificare il nostro clima e territorio”.
Quanto influiscono secondo lei i mezzi di comunicazione per valorizzare il Comune da lei amministrato?
“Io credo che i mezzi di comunicazione siano molto importanti soprattutto perché coinvolgono tutti. Anche i Social sono importantissimi, sono uno strumento che in maniera istantanea coinvolge e arriva a più gente possibile“.
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Condivido le risposte del sindaco Mimmo Penna, in linea con l’orgoglio di appartenenza al luogo natìo. Un orgoglio che deve accompagnare tutti i residenti perché non ci dobbiamo dimenticare di quelle che sono le nostre radici, anche dal punto di vista culturale, vista l’appartenenza all’area grecanica. Le vicende della vita mi hanno portato in Lombardia alla metà degli anni sessanta ma il mio legame, con la terra natia , è stato sempre profondo. Sino agli inizi degli anni 90 , quand’erano vivi i miei genitori, almeno una volta all’anno, a volte anche due , tre, in particolare nel periodo estivo,arrivavo per trascorrere un periodo feriale. Poi, una volta che anche i miei genitori sono arrivati in Lombardia, le visite si sono attenuate, con mio, attuale grande rimpianto. Spero di poter riprendere presto la tradizione di una piccola visita annuale, sia per trovare i parenti, che ammirare i luoghi. Per quanto mi riguarda sono legato alla frazione Ghorio, una frazione, in modo molto affrettato dichiarata a suo tempo, nel 1972, non più abitabile. Ricordo all’epoca di aver scritto, chiedo scusa dell’autocitazione, una lettera al quotidiano “La Gazzetta del Sud”, dove manifestavo il rammarico per un patrimonio che veniva cancellato. Spero che l’attuale amministrazione possa riprendere questo tema per il rilancio di questa piccola frazione, che fa parte dell’Italia più bella.