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L’amministrazione comunale di Roccaforte del Greco e l’ANPI di Reggio Calabria hanno celebrato il 25 aprile.
Il prof. Maurizio Marzolla, autore del film “La spiga di grano e il sole” (strumento visivo del 2004 patrimonio nazionale, del quale l’Amministrazione Provinciale di La Spezia ha prodotto ben 5000 copie”), realizzato per raccontare la storia dei due partigiani roccafortesi Giuseppina Russo e Marco Perpiglia, ha proiettato l’intervista al I° sindaco repubblicano di Roccaforte, Idoneo Pangallo , recentemente scomparso.
Il sindaco Domenico Penna, introducendo i lavori dell’incontro, ha voluto sottolineare come Roccaforte del Greco sia una delle sedi in cui si è celebrato il 72° anniversario di questa importate giornata di festa nazionale.
Dopo aver ringraziato e salutato gli ospiti presenti, tra questi Sandro Vital, presidente ANPI RC, ha ricordato la Roccaforte del Greco degli anni 50/60, un territorio ricco di popolazione e povero di tante altre cose ma sede privilegiata di agibilità democratica con sedi di partito e di organizzazioni sindacali. Ha rievocato la figura di Idoneo Pangallo, tre volte sindaco nell’Italia della ricostruzione; un sindaco che riuscì ad accompagnare il paese verso una situazione di progresso e di riscatto sociale.
L’impegno dell’attuale amministrazione comunale rivendica l’importanza di questi momenti di incontro che aiutano a dare la giusta visibilità ad un paese che vuole tornare a guardare al futuro sfruttando le proprie potenzialità.
Franco Russo, nipote di Giuseppina Russo, esprimendo soddisfazione per la consistente presenza femminile, ha enfatizzato sul fatto che questo paese sta cambiando pelle. Ha auspicato un ripetersi della storia che ha caratterizzato questo territorio negli anni ’50, quando ospitava una sezione del PCI con ben 250 donne iscritte. Giuseppina Russo, in quel contesto, era espressione di un movimento femminile che cercava rispetto e consapevolezza di un bisogno grande di cambiare.
Carmelo Azzarà, nipote di Marco Perpiglia, ha ripercorso la storia di Marco Perpiglia facendo conoscere ai presenti gli attestati di stima per la sua morte. Franca Milazzo, figlia del partigiano Michele Milazzo, ha ricordato il proprio padre, un giovane siciliano che con il nome di battaglia Catania, lasciò il proprio paesino in Sicilia, per arruolarsi nell’esercito di liberazione scegliendo, come tanti, la via dei monti, i monti del Piemonte, precisamente il Montoso, in provincia di Cuneo ed i cui combattenti si contraddistinguevano dagli altri con il nome “i partigiani del Montoso”. Ha ricordato, inoltre, come il movimento partigiano abbia corrisposto al primo momento di risveglio del movimento femminile in Italia. Le lotte nate sui monti diedero avvio ad una presa di coscienza, ad un aumento di consapevolezza del ruolo delle donne nella società. Le partigiane, come Giuseppina Russo, che si erano improvvisate staffette e combattenti, in quella lotta cercarono e trovarono la strada per l’emancipazione e la libertà. Ha proposto all’amministrazione comunale un segnale che valorizzi la persona di Giuseppina Russo sempre protagonista nell’affrontare le difficoltà e nel rivendicare diritti negati.
Antonio Zema, vicepresidente dell’ANPI di Reggio Calabria, ha definito Roccaforte del Greco come un paese che tempra gli uomini dal grande carattere, con grande personalità e dignità. Ha sollecitato l’amministrazione comunale a “custodire e proteggere la storia di questo paese per ricondurre i roccafortesi lontani ad avere il proprio paese come epicentro, come riferimento, come contezza delle proprie radici, perché, ha affermato, il valore della memoria è importante per quanto sono importanti le nostre radici”.
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