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Su il sipario sulla Cultura e le Tradizioni dell’area grecanica al Paleaghenea. Doppio appuntamento, cerimonia di consegna del premio letterario e premio “ O Nostos” alla carriera. “Cos’è la cultura umana, la capacità di produrre significati e dare senso..” così apre la serata il dottor Mario Maesano, presidente del Paleaghenea e tira le fila dell’evento.
“L’homo sapiens, dice Maesano, è la creatura unica che produce senso, cultura”, prendendo spunto da una tesi di Selma Aslaoui e dal pensiero di Giovanni Testori, che s’interroga sulla questione e sul termine a suo avviso spesso usato impropriamente perché non prende visione e non da contezza del resto dell’umanità, quello che lavora, studia, il semplice operaio, la casalinga, la madre, il padre, il prete, il maestro su cui Dio ha giustapposto l’ugual sigillo di vita e fanno cultura esattamente come un letterato o un giornalista.
C’è tanto nella cultura e nella storia dei luoghi della Grecia di Calabria, dalle tradizioni ai valori familiari, l’ambiente la spiritualità e tutto questo da significato al vivere civile spesso in un luogo martoriato da retaggi culturali e mafiosità, questo piccolo mondo antico con i suoi valori è tutelato dalle leggi sulle minoranze linguistiche, e lo ricorda la presenza, l’ospite d’onore il dottor Mario Candido, assessore alle minoranze linguistiche al comune di Reggio Calabria, che si è sempre battuto per la causa calabrogreca non perde occasione per rimarcare l’importanza di ristabilire l’ordine, il rispetto per tutti e l’importanza dei valori spirituali, come la famiglia e materiali come l’ambiente.
Da lì a poco si passa alla proclamazione dei vincitori del premio letterario Paleaghenea 2013 e alla premiazione di tutti i partecipanti Per la sezione A: Choramu, autore Francesco Nucera; per la sezione C: Canto a Demetra, autore Oreste Kessel Pace; per la sezione D: ex aequo, La casa dei gelsomini, autore Daniela Ferraro, Se mi sbaglio autore Pietro Nucera e Terra mia straniera autore Maria Eleonora Zangara. Che di seguito declamano i loro versi. Ognuno di esse è uno scorcio della cultura in genere della gente di Calabria, le emozioni e le esperienze soggettive emergono con forza dalla poesia intimistica, voci sommesse e a recitazioni ricche di pathos.
A seguire introduce la seconda parte dell’evento la giornalista Rosalia Francesca Salvatore, E’ il giorno degli eroi della nostra terra I Nostoi, dei greci contemporanei, le vere risorse del territorio! Comincia il viaggio di ritorno, e Rosalia Salvatore prima di passare alla premiazione, spiega il significato del premio, “ O nostos” dal greco, significa il ritorno, degli eroi a casa.
Il premio O NOSTOS quest’anno è stato consegnato a personaggi autorevoli, eroi contemporanei e guerrieri della nostra terra: il professor Daniele Macris, il professor Salvino Nucera, Il professor Gennaro Salvatore Dieni, Il professor Filippo Violi, il poeta Giovanni Favasuli e il poeta Bruno Stelitano.
Ognuno di questi individui accomunati dagli studi umanistici e l’attaccamento alle proprie radici è una pietra miliare del territorio e le loro storie e carriere quarantennali non possono certo essere riassunte in qualche riga… Il professor Macris ricorda che “ la lingua greca si deve sentire” e ripropone qualche idea per il futuro una sezione in lingua greca antica per il prossimo anno e una collaborazione con la Sicilia e Messina, anch’essa area di minoranza greca . Il professore Favasuli il cantastorie apromontano ci allieta con piccoli quadretti di vita di altri tempi pizzicando soavemente le corde della chitarra e non poteva mancare “faciti rota”.
“I Professori” raccontano aneddoti e tirano le fila, i poeti sono gli archivi storici. E tutti i premiati con le loro poesie, i canti e le storie di vita invitano al recupero dello spazio dell’anima calabrogreca, che può fungere da esempio per tutti. Maesano ovviamente non perde occasione per ringraziare davvero tutti letterati o meno, tutti i soci e coloro che hanno collaborato all’evento, le risorse…
Nel corso dell’evento sono state premiate altre risorse importanti del territorio con dei riconoscimenti dal dottor Mario Candido al Dottor Cosimo Sframeli, comandante della stazione di Reggio Calabria ricordando la sua ultima fatica letteraria che insieme alla collega maresciallo dei Carabinieri Francesca Parisi racconta con testimonianze dirette un viaggio a ritroso nel sistema ndranghetistico vissuto faccia a faccia.
Il premio riporta in piazza tradizioni, stili di vita, il passato e il presente dei popoli della Calabria greca e romanza, che hanno fatto la storia di questo paese.
Il premio “ O NOSTOS” è conferito a coloro i quali si siano distinti nel campo sociale, politico, scientifico, artistico e letterario. Un evento pensato e realizzato grazie al forte impegno ed alla disponibilità del Gruppo e dell’associazione ellenofona Paleaghenea. Il premio riporta in piazza tradizioni, stili di vita, il passato e il presente dei popoli della Calabria greca e romanza, che hanno fatto la storia di questo paese. Ed è il viaggio di ritorno nella letteratura greca antica. I nostoi, sono i ritorni a casa degli eroi greci che ritornano in patria alla fine della guerra.
In questo caso O nostos è inteso anche come ritorno al passato come metafora della vita alla riscoperta di sé e delle proprie radici, verso il recupero delle proprie origini. Un passato non sentito come deposito archeologico ma da contrapporre al presente come veicolo di valori universali. E i premiati con le loro poesie, i canti e le storie di vita invitano al recupero dello spazio dell’anima calabrogreca, che può fungere da esempio per tutti.
La Calabria è sì difatti affetta da mali atavici, ma possiede in sé gli anticorpi positivi, culturali e naturali per difendersi e non solo il ricco patrimonio culturale ma soprattutto e come sempre d’altronde nella storia del mondo le risorse umane, le anime di buona volontà, questa gente d’Aspromonte e non solo in grado di mettere a frutto lavoro, cultura e legalità. Una Calabria che mentre aspetta la mobilitazione politica e sociale, imbocca la via della mobilitazione culturale. Sarà questa la strada per riscoprire le potenzialità del territorio e far uscire la Regione dal cono d’ombra.
L’evento con cadenza annuale ormai consolidatasi nel tempo è stato organizzato dall’associazione culturale ellenofona Paleaghenea in collaborazione con la provincia di Reggio Calabria e il CCC centro di coordinamento dei calabrogreci, e grazie al comune di Roghudi, i soci, i corsisti del corso di formazione e aggiornamento, in collaborazione con l’Università Dante Alighieri di RC, che il 31 maggio 2014 conseguiranno il titolo.
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