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Rinascita Centri Storici Calabresi. Il Consiglio Comunale di Bova ha adottato una Delibera a sostegno della Legge di “iniziativa Popolare per la rinascita dei Centri Storici Calabresi”.
Rinascita Centri Storici Calabresi, soddisfatto il Sindaco Casile
Il Consiglio Comunale di Bova nella seduta del 6 aprile ha adottato una Delibera a sostegno della proposta di Legge n. 273/10^ di “iniziativa Popolare per la rinascita dei Centri Storici Calabresi”. Elaborata dal Movimento Prima che tutto crolli con il sostegno di oltre 60 adesioni di comuni calabresi.
Il Sindaco Santo Casile e l’amministrazione comunale esprimono soddisfazione per la decisione intrapresa in consiglio comunale. Dichiarando poi di essere fiduciosi nella rapida approvazione della legge da parte del Consiglio Regionale.
“La proposta di legge – spiega il Sindaco – rivaluta il ruolo dei centri storici alla luce dei cambiamenti globali; oltre alla conservazione del patrimonio immobiliare di interesse culturale, mira a riconnettere gli insediamenti storici con le nuove città. In una prospettiva integrata di sviluppo sociale, economico e ambientale”.
Soddisfazione del Circolo Apodiazzi
Il Circolo di Cultura Greca Apodiazzi esprime il proprio compiacimento sulla Decisione assunta dal Consiglio Comunale di Bova. Ed anche sulle iniziative che il Comune intende intraprendere per l’approvazione della Legge dal Consiglio Regionale della Calabria. E per i provvedimenti che devono essere adottati per il Recupero del Centro Storico di Bova. Il Centro, è stato colpito più volte da alluvioni e terremoti. Come evidenziato dagli studi coordinati dalla professoressa Alessandra Maniaci e dall’Arch. Caterina Gullo del Dipartimento Patrimonio Architettura e Urbanistica dell’Univ Mediterranea di Reggio Calabria.
Intervento di Nucera, Presidente del Circolo Apodiafazzi
Carmelo Giuseppe Nucera, Presidente del Circolo Apodiafazzi, constata che “sulle spalle della maggioranza della popolazione calabrese, che vive nei centri storici della Calabria, ricade il gravoso impegno di delimitare il fenomeno dello spopolamento. Ed anche della desertificazione dei Borghi montani.
Ma fino a quando ancora è possibile resistere. Fino a quando ancora è possibile chiedere a questi cittadini enormi sacrifici. E soprattutto una condizione di vita di serie “B”. Questo per la totale mancanza di servizi.
Si rende urgente un organico intervento per la messa in sicurezza di Centri abitati, con interventi seri, capaci di mitigare i rischi più impellenti. Come ad esempio il Rischio idrogeologico e il Rischio Sismico.
Queste sono comunque le precondizioni per fare di questi “Centri Storici” e del loro territorio un punto di forza per lo sviluppo della Calabria“.
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