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A venti giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni amministrative del 25 maggio 2014, i Riformisti Italiani, dopo aver promosso nel corso degli ultimi mesi una serie d’incontri allo scopo di trovare una soluzione unitaria con il Partito Democratico e con il Gruppo “Civico” che fa riferimento all’Avv. Crupi, ritengono utile fare il punto della situazione ed offrire una riflessione sullo stato delle trattative.
Il nostro Movimento politico nel tentativo di giungere ad una soluzione condivisa, sin dalla prima ora, ha proposto il metodo delle primarie per scegliere il candidato Sindaco (la competizione avrebbe dovuto vedere impegnati un candidato sindaco per il PD, un candidato sindaco per i Riformisti ed un candidato sindaco per il Gruppo “Civico”).
Tale percorso, ritenuto utile soprattutto al superamento delle attuali divisioni politiche, attraverso una piena e reale legittimazione democratica, è risultato subito in “salita”. Dopo molte perplessità e titubanze varie, sollevate da più parti, siamo giunti ai primi di aprile con un nulla di fatto e alla riunione del cinque aprile u.s., tenutasi presso la sede del PD, sia il Partito Democratico che l’Avv. Crupi hanno definitivamente bocciato tale strumento per approdare ad una soluzione condivisa.
Nell’ambito della suddetta riunione, i Riformisti Italiani, per non lasciare nulla di intentato (preso atto della decisione che concordemente gli altri due interlocutori politici hanno decretato), al fine di favorire una soluzione unitaria fra i tre gruppi, hanno proposto il raggiungimento di un accordo per la candidatura a sindaco fra i potenziali candidati Autelitano (PD) e Crupi (Civico), concedendo su un piatto d’argento la propria disponibilità a sostenere chiunque dei due fosse risultato il prescelto, rinunciando ad ogni legittima aspirazione interna al partito. Anche su questa proposta dei Riformisti si è registrata nell’immediatezza una non disponibilità dei due potenziali partners politici.
Nel prendere atto delle palesi difficoltà a raggiungere una quanto mai opportuna concertazione politica, i Riformisti Italiani hanno concluso la suddetta riunione offrendo agli interlocutori presenti un’ultima proposta: individuare insieme un candidato di “superamento” che possa rappresentare una soluzione di garanzia per tutti e tre i gruppi politici e per l’intera comunità Bovese.
A questo punto l’impegno è quello di ritrovarsi a breve per verificare quest’ultima prospettiva rimasta, prima che ogni gruppo politico proceda in ordine sparso alla formazione delle liste dei candidati. Va da se che i Riformisti Italiani reputano necessario trovare una soluzione unitaria per impedire che un’eccessiva divisione delle forze politiche tenga separate le potenzialità e le energie migliori. Altro importante obbiettivo è quello di abbattere la conflittualità presente nel paese che negli ultimi periodi ha raggiunto livelli mai registrati in 60 anni di vita democratica, dove i toni fra gli avversari politici hanno tal volta raggiunto livelli di violenza verbale inaudita ed all’interno delle stesse maggioranze hanno provocato dimissioni a catena di assessori e di consiglieri.
Il tentativo dei Riformisti Italiani è volto a ridurre il fenomeno della conflittualità sociale, avviare un processo di pacificazione e un’inversione di tendenza verso il degrado economico e morale della comunità che sembra precipitare sempre più verso il basso. A tal uopo, si rivolge un accorato appello agli altri due interlocutori, Partito Democratico e Gruppo “Civico”, a non anteporre gli obbiettivi personali (seppur legittimi) a quelli collettivi ed a fare una profonda riflessione prima di decidere per la rottura delle trattative.
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