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Nella giornata del 30 gennaio le aziende di gestione e smaltimento rifiuti operanti nei comuni il cui calendario di raccolta rifiuti segnava “organico” hanno visto negato il diritto a scaricare quanto raccolto presso i relativi impianti.
A seguito della Legge Regionale 10 del 20 aprile 2022 tutte le competenze che appartenevano all’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) metropolitano di Reggio Calabria sono passate all’ATO unico regionale, ciò ha portato ad innumerevoli scontri tra Metrocity e Regione, ovviamente dettati anche dalla differenza di “colore” delle due amministrazioni.
Per motivi ancora non molto chiari e per i quali attendiamo aggiornamenti, sembrerebbe che i gestori degli impianti non abbiano ricevuto i pagamenti dovuti dall’ATO Metropolitano per l’anno 2022.
Questo nonostante le corpose cifre che i comuni versano periodicamente. Il primo round si conclude in con accuse e scuse reciproche, con comunicazioni su piattaforme online di gestione e messaggi whatsapp, ma ad uscire sconfitti sono sicuramente i comuni e con loro i cittadini e gli operatori ecologici lasciati in attesa alle porte degli impianti, senza nessun rispetto per chi ogni notte lavora al fine di garantire un servizio efficiente. Il Comune di Brancaleone non ha potuto garantire lo scarico dell’organico e dell’indifferenziato (pannolini e pannoloni) e la ditta gestore del servizio ha dovuto sospendere, avendo i camion occupati per cause non ad essa imputabili, anche la raccolta del Multimateriale prevista per il giorno successivo.
Sempre il Comune di Brancaleone aveva effettuato tutti i pagamenti previsti per l’anno 2022 (circa 170mila euro) ad eccezione dell’ultimo trimestre per meri intoppi burocratici dovuti all’apertura della contabilità per l’anno corrente. Debito comunque saldato nella giornata odierna. Allo stesso tempo il nuovo soggetto ARRICAL (Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria) ha imposto che dal primo gennaio 2023, momento in cui subentra in tutto e per tutto nella gestione dei servizi, i pagamenti debbano essere effettuati in anticipo e bimestralmente, entro il giorno 10 di ogni primo mese del bimestre, cosa che, per i motivi sopra descritti, risulta impossibile quantomeno nel mese corrente.
In ogni caso la precedente gestione consentiva un margine di ritardo limitando gradualmente gli scarichi ai comuni morosi, non bloccando bruscamente il servizio.
In tutto questo ”tran tran” di scarichi di responsabilità tra Regione, Città Metropolitana e Comuni chi ne subisce le conseguenze è sempre l’ultimo anello della catena: il cittadino il quale vede negati i propri diritti nonostante le esorbitanti tasse che continua a pagare. Non ci domandiamo poi il perchè della diffusa disaffezione verso la Raccolta Differenziata.
Nota stampa diffusa da Danilo Cosmano, Assessore all’Ambiente del Comune di Brancaleone
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