Richiesta intervento all’arco di Nesci a Pellaro

arco di Nesci a Pellaro

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“Richiesta di rstrutturazione dell’antico “arco di Nesci” a Pellaro, in provincia di Reggio Calabria, che forniva apporto idrico agli agrumeti, bergamotteti, pellaresi di proprietà Nesci e non solo”.

Vincenzo Crea, Referente unico dell’A.N.CA.DI.C e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”, ha chiesto alla Città Metropolitana e alle articolazioni comunali di Reggio Calabria la messa in sicurezza della struttura sovrastante al tratto di strada che collega il Centro di Pellaro al quartiere Lume-San Filippo c.d. “l’Arco di Nesci”.

Tale richiesta é stata effettuata perché “la struttura che presenta delle criticità e potenziali pericoli per la circolazione veicolare e ciclopedonale. Invero la struttura realizzata in pietra e mattoni si presenta in stato di forte degrado con possibili distacchi e crolli di porzioni di materiale dall’alto, la parete del muro lato Sud alla base per circa due metri dal suolo risulta ceduta.

intervento arco di Nesci a PellaroL’arcata è stata anni addietro puntellata con elementi metallici ed è stata coperta con un telo anticaduta di calcinacci di colore verde che occulta le condizioni di criticità dell’intero arco e il cedimento alla base della struttura ove ben si può notare la mancanza di cemento. Va ricordato che la località ricade in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico.
Lungo la strada comunale ricade della vegetazione spontanea e sterpaglie e due buche stradali determinano ulteriore pericolo perché non prontamente visibile soprattutto di notte ai veicoli a due ruote.”

Il tratto viario comunale sulla quale ricade la struttura in questione permette di raggiungere l’abitato di Pellaro – continua la nota –  e un supermercato adiacente alla stessa strada ed evita di attraversare il sovrastante pericoloso tratto di Ss 106. Da qui meglio si comprende l’importanza di questo tratto di strada comunale di collegamento.
In questo tratto viario insiste il sottopasso stradale della Ss 106 E90 che presenta evidenti segni di umidità dovuti alla mancanza di impermeabilizzazione dell’impalcato tant’è che le infiltrazioni delle acque piovane nel tempo hanno causato nel soffitto l’espulsione del copriferro e scoperto l’armatura metallica, il calcestruzzo si è gonfiato e alcune porzioni sono pronte a staccarsi. Il sottopasso è poco illuminato.

A dire di alcuni cittadini del luogo, nel mese di novembre 2020 sarebbe stato eseguito un intervento da parte di una impresa per conto del Comune di Reggio Calabria dopo un sopralluogo della locale polizia municipale a seguito del quale sarebbe stata collocata la segnaletica di divieto di transito, ma la criticità perdura e la circolazione ciclopedonale continua sotto questo arco stradale che non garantisce sicurezza.

Colpisce come sia possibile consentire il transito su un tratto di strada su cui insiste il rischio di un grave pericolo che può verificarsi da un momento all’altro.
Resta da chiedere oltre alla messa in sicurezza dell’arcata una migliore illuminazione del sottopasso, la rimozione e il conferimento secondo legge in impianti autorizzati della vegetazione spontanea ed in parte secca presente lungo il tratto di strada di cui si parla e il celere ripristino del tratto di strada ceduto. L’ANCADIC sollecita l’intervento”.

 

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Author: Cristina