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Si è tenuto sabato 12 ottobre l’annuale pellegrinaggio della zona pastorale di Melito Porto Salvo alla Madonna della Consolazione al Duomo di Reggio Calabria. Erano presenti i fedeli e i pastori delle parrocchie ricadenti nei comuni di Roghudi, S. Lorenzo, Roccaforte, Bagaladi, Montebello e naturalmente Melito Porto Salvo.
In un Duomo in cui la facciata è in ristrutturazione (a tal proposito è acceso un conto corrente sul quale ogni fedele può convogliare le proprie offerte, per saperne di più basta collegarsi con il sito della Diocesi) e stracolmo di fedeli, ha accolto i ministranti per la SS. Messa officiata da S.E. Giuseppe Fiorini Morosini nuovo Arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria-Bova.
A portare il saluto dei parroci della zona è stato il vicario Don Malara, che ha esaltato il ruolo dell’Arcivescovo. “Lei ci da le coordinate, ci dice come muoverci perché la nostra azione pastorale possa riuscire efficace e per questo noi dobbiamo essere consapevoli, tutti, laici e religiosi, che dobbiamo riportare Gesù al centro del nostro annunzio e della nostra pastorale. Noi fedeli, laici e parroci, della zona pastorale di Melito Porto Salvo siamo convenuti in questa Cattedrale per dirle, incoraggiati e sostenuti da Maria SS.Ma della Consolazione, che vogliamo impegnarci seriamente ad uscire dai nostri cancelletti ed accelerare il passo verso il cammino di conversione e chiediamo umilmente al Signore di far crescere nella Chiesa reggina bovese lo spirito di fraternità e di comunione, in modo che lei abbia la gioia di vedere le nostre comunità ridestarsi dal torpore e dalla sonnolenza e incamminarci in fretta sulle strade della nuova evangelizzazione“.
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L’arcivescovo Morosini nella sua omelia ha posto l’accento negativo sulla secolarizzazione dei nostri tempi, sul fatto che spesso i cattolici si rivolgono a Dio credendolo un esecutore materiale del loro volere. ”Noi preghiamo per ottenere una grazia, se non la otteniamo allora a quel punto mettiamo in discussione tutta la nostra fede. Noi diciamo che Dio esiste ed è buono se ci fa le grazie. Altrimenti non lo vogliamo vedere. Questo perché noi crediamo che il bene per noi sia il bene materiale, sia solo la salute, la ricchezza, avere una vita tranquilla. Pensate a chi per paura conclude per abortire. Oggi molti affermano: perché far nascere un bambino se sappiamo che può soffrire? Anche il Signore Gesù disse sulla croce: se puoi Padre allontana da me questo calice, ma sia fatta la tua volontà. La fede non è garanzia del quieto vivere, credere non significa solo che non avremo problemi e sofferenze nella vita , se pensate questo vi conviene alzarvi ed uscire dalla chiesa. Io vi auguro che questo pellegrinaggio che fate ai piedi della Madonna della Consolazione possa essere l’inizio del cammino pastorale e che assieme ai vostri parroci realizzerete tutti i vostri progetti di fede”.
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