Realtà arabo-israeliana di Virginia Iacopino

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O PATRIA NOSTRA, NOI TI GIURIAMO  NEL GIORNO DEL TUO SMEMBRAMENTO CHE RISORGERAI GRANDE E UNITA. NOI TUOI FIGLI, EBREI ED ARABI, PORTEREMO LE TUE FERITE NEI NOSTRI CUORI, FINCHE’ UN GIORNO VEDRAI DI NUOVO UN SOLO PAESE DAL MARE AL DESERTO E NON UNO STATO DI ISRAELE SEPARATO DA QUELLO DELLA PALESTINA (Autore sconosciuto).

La fertilità e la posizione strategica della Palestina attirarono le tribù degli ebrei di Caan (oggi Siria). Secondo la tradizione ebraica la loro discendenza risale ai patriarchi biblici Abramo, Isacco e Giacobbe che vissero a Caan nel diciottesimo secolo A.C. Discendevano in gran parte dalla tribù di Giuda e Simeone e , parzialmente, dalle altre tribù che unite formarono il regno di Giuda (a Sud) e il regno di Israele (a Nord) ricco e attraversato da antiche rotte commerciali terrestre e marittime lungo la costa mediterranea. Alla morte di Salomone (circa 933 A.C.) nacquero forti tensioni tra i due regni fino ad arrivare alla completa scissione nei rapporti umani dovuta a ragioni di frontiera. Il regno di Israele era più vasto ricco di confini per cui questa collocazione geopolitica gli permetteva comodamente di attraversare tutte le vie principali di comunicazione, culturalmente aperto a influssi culturali e religiosi degli stranieri. Il regno di Giuda piccolo, compatto e omogeneo viveva intorno al tempio di Gerusalemme in santa pace e isolato. I suoi abitanti si lasciavano crescere capelli incolti per loro simbolo di ascetismo tendente a poter raggiungere la perfezione interiore e congiungersi con Dio.

Questa pace cessò quando l’esercito babilonese la invase e distrusse il suo tempio, deportò in Babilonia gran parte dei suoi abitanti dove scrissero il Talmud loro libro religioso i cui contenuti fino allora erano tramandati oralmente. Mentre la Bibbia rappresentava il sole il Talmud rappresentava la luna che ne rifletteva la luce. Questa notevole interpretazione irritò la chiesa  cristiana romana e attirava l’interesse di molti studiosi che incominciavano a capire che nell’ebraismo, contrariamente al cristianesimo romano, non esisteva la separazione tra storia profana e storia della salvazione. L’ebraismo non crede al peccato originale dell’uomo. Il peccato è ribellione a Dio e all’ordine divino, e per l’ebraismo, è uno svilimento della natura umana. L’ebraismo attende colui che deve venire e non colui che deve tornare come, nel cristianesimo Gesù Cristo. Nel 1415 Papa Benedetto XVII emise la bolla papale che categoricamente vietava agli ebrei di leggere il Talmud e mettere in pratica ciò che stava in esso scritto. Ordinò la distruzione di tutte le copie che circolavano ritenendole esoteriche, incomprensibili e dannose alla cristianità papale non conforme alla verità mosaica che doveva essere interpretata solo dal Papa. Papa Gregorio XIII e Papa Clemente VIII non si allontanarono da questa vecchia interpretazione e fecero distruggere le copie nascoste che circolavano tra il popolo ebreo ma, fortunatamente, ancora esistono.

Gli attacchi dei teologi che istigavano contro gli ebrei non cessarono mai. Sono molti i talmisti moderni che lottano affinché si aprano gli archivi vaticani dove senz’altro ancora non sono state distrutte le autentiche copie del Talmud. Chiedono a Papa Francesco di permettere il loro accesso agli archivi segreti per aprire un vero dialogo cristallino tra i vari studiosi che vogliono fare luce sul complotto della chiesa cristiana contro il popolo ebreo di antica civiltà perseguitati e massacrati facendo credere che il Talmud era solo un contenitore di malvagità, di cabala ebraica che tentava di scoprire i misteri trascendentali  esoterici e mistici. Secondo la religione ebraica la cabala fu trasmessa direttamente da Dio sia ad Adamo che ad Abramo per spiegare i rapporti tra finito ed infinito. La chiesa papale fece credere ai suoi fedeli che il Talmud conteneva cose malvage utilizzato per opere di magia nera capace di maledire nemici così come fece Dio con Caino.Oggi molti movimenti anti semitici che degenerano a fenomeni di emarginazione e di disuguaglianze sociali, economiche e religiose sono spaventosi e si sommano al terrorismo che colpisce nel mucchio oscurando il razionalismo e la compassione cioè l’amore reciproco diffuso con passione. Nel 1948 la Palestina venne unificata e governata da un’unica potenza,quella del nemico invasore storico così come avvenne in India e in Algeria. Doveva portare la pace ma non fu così. Nel 1956 si formò un gruppo ideologico chiamato azione semitica che scrisse il manifesti ebraico il cui programma conteneva 126 articoli tra i quali importantissimi erano la creazione di una federazione palestinese e una grande confederazione semitica che non assunse mai importanza politica ma costituì una forte voce chiara in nome della parola ebraìca Shalom, cioè pace. Ciò non si avverò perché nello stesso giorno 15 giugno del 1948 in cui si proclamò lo stato di Israele Nasser mise discordia affermando che Israele era una creatura dell’imperialismo occidentale e americano. Egli stava preparando un attacco per invadere Israele. Era sicuro di farcela perché l’esercito israeliano era costituito dai cosiddetti riservisti che quando ricevevano la chiamata alle armi lasciavano gli uffici, le fabbriche e ogni attività per correre in difesa dello stato. Nasser che aveva detronizzato Faruk e nazionalizzato il canale di Suez; non aveva messo in conto che valorosi soldati lo potevano sconfiggere.

La guerra a questo punto fu inevitabile non lasciò alcuno scampo a Nasser atterrito, ventilò la distruzione di Gerusalemme facendo sganciare una bomba nucleare. Israele è un paese complesso incompreso in un giorno può cambiare tutto per cui difficili sono i negoziati di pace nella realtà arabo-israeliana. La strage di Monaco in occasione dei giochi olimpici del 1972 ha indignato e sconvolto il mondo intero e ha portato il Primo Ministro Israeliano Golda Mair e pochissimi altri funzionari a decidere una missione senza precedenti, una vendetta in senso biblico sugli inafferrabili mandanti della strage, una condanna a morte per i capi del terrorismo palestinese perché affermava che nessuno aveva mai difeso gli ebrei accusati di aver ucciso Cristo quindi toccava agli ebrei difendere se stessi. Quale potrà essere il nuovo futuro di Israele e di tutto il mondo? La soluzione potrebbe essere quella di aprire un nuovo cielo di comunismo marxismo adattarlo ai tempi nuovi attuare il comunismo dei profeti ebrei che sognava di vedere il lupo e l’agnello nei medesimi pascoli.

Virginia Iacopino

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