Quadro di Giuseppe Garibaldi, ecco chi l’ha ritrovato

museo garibaldino

Questo post é stato letto 127490 volte!

Il quadro ha catturato la mia attenzione  subito per il volto realizzato in forma classica con lineamenti perfetti e tratti eseguiti con una certa esperienza.

Ho notato con curiosità le pennellate in cui è stata raffigurata la camicia di Garibaldi e lo sfondo in cui si intravedono i garibaldini con i colori dei futuristi e il tratto dei divisionisti” così inizia il pittore e profondo conoscitore della Storia dell’Arte, Armando Strati nel corso di un’intervista raccontando con minuzia di particolari il riconoscimento dell’autore della tela che raffigura Garibaldi eseguito dal pittore livornese Plinio Nomellini, che è stato uno dei massimi esponenti della pittura macchiaiola e soprattutto divisionista della quale diede una sua personale interpretazione sostituendo al puntinismo una pennellata filamentosa.Allievo di Fattori, l’artista è conosciuto per i paesaggi, le marine, i dipinti di figura, i soggetti garibaldini e i suoi lavori sono presenti nei maggiori musei.

Nei primi giorni di agosto nel corso della collettiva pittorica “Arte per Arte Contaminazione” organizzata dall’associazione culturale melitese “Kronos Arte” presso il Museo Garibaldino a Melito Porto Salvo ha avuto luogo il riconoscimento del quadro da parte dell’artista Armando Strati, che potrebbe avere un notevole valore storico in quanto la quotazione della firma del pittore Nomellini si aggira dai cinquecento fino a un milione e mezzo di euro.

Il quadro è stato donato nel 2010 al Museo Garibaldino dalla passata amministrazione comunale, allora guidata dal dr Giuseppe Iaria e nei giorni scorsi la tela è stata riportata nuovamente al Palazzo Municipale e adesso sono in corso le indagini per valutare l’autenticità del quadro e porre in evidenza una ricchezza culturale e storica che fino alla segnalazione del pittore Strati non è mai venuta a galla.

La presidente dell’associazione “Amici del museo Garibaldino”, Chiara Tropea ha messo a conoscenza l’accaduto alla Sovrintendenza dei beni artistici illustrando l’evoluzione della storia.

Secondo l’artista il quadro sembrerebbe appartenere alla prima decade del 1900 quando Plinio Nomellini dedicò la sua pittura a figure di eroi come i soggetti garibaldini, nonché per composizioni a sfondo sociale e allegorico.

Grandissimo stupore – dice Strati– da parte mia davanti alla tela e rivolgendomi agli amici artisti di kronos Arte dissi : voi sapevate che in questo luogo avete un quadro appartenente alla corrente artistica dei macchiaioli?

Un artista poliedrico, Armando Strati, assetato di sapere che studia e indaga ogni piccola sfumatura dell’arte, accorto e arguto come i suoi dipinti, che mettono in evidenza i colori forti come il blu di prussia presente in molti suoi lavori, accentuando la passione e il desiderio della conoscenza.

“ La gente non è predisposta a recepire la bellezza della pittura, ad avere delle sensazioni. E’ difficile essere semplici – ha dichiarato Strati”.

Questo post é stato letto 127490 volte!

Author: francesca

autore e collaboratore di ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *