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Il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, dr. Ermete Tripodi, venuto a conoscenza che a tutt’oggi molte donne partorienti fanno riferimento al pronto soccorso del Presidio Ospedaliero di Melito Porto Salvo nonostante l’avvenuta disattivazione del punto nascita, al fine di garantire la sicurezza delle partorienti, con ordine di servizio ha disposto: “ in caso di gestante in travaglio di parto presente al pronto soccorso del Presidio Ospedaliero di Melito Porto Salvo, dovrà attivarsi prontamente la consulenza del dirigente medico di Ginecologia in servizio attivo in reparto o in pronta disponibilità, il quale valutate le condizioni cliniche della partoriente e/o del nascituro ed il tempo strettamente necessario al trasporto della paziente in travaglio di parto, attiverà il trasferimento della gestante agli OO.RR. di Reggio Calabria ed assisterà la paziente durante il trasferimento stesso.
Qualora il ginecologo dovesse ritenere che la nascita possa avvenire durante il tragitto, lo stesso ginecologo disporrà l’intervento a bordo dell’ambulanza dell’anestesista rianimatore reperibile, il quale dovrà garantire l’assistenza rianimatoria al neonato“.
La disattivazione del punto nascita e delle attività specialistiche di ostetricia del Presidio Ospedaliero di Melito P.S., fatte salve le prestazioni di ginecologia, sono state disposte nel giugno 2012 dal Direttore Generale pro tempore, in ottemperanza al Decreto n. 26 del 16/11/2010 del Presidente della Giunta Regionale della Calabria e Commissario ad acta per il piano di rientro della spesa sanitaria.
Detto provvedimento è stato imposto da Direttive nazionali per la tutela delle partorienti e dei nascituri, in considerazione dei gravi rischi derivanti dalla inidoneità del punto nascita del medesimo Ospedale.
L’Ufficio Stampa
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povera calabria…povera italia…rivotateli