Questo post é stato letto 38670 volte!
Di seguito la nota della Sezione P.S.I. di Bagaladi:
“I Voucher (Buoni Lavoro) rappresentano un sistema di pagamento che il committente (sia esso un privato o un ente pubblico) può utilizzare per remunerare PRESTAZIONI DI LAVORO ACCESSORIO, cioè quelle prestazioni occasionali e discontinue svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro.
I socialisti hanno dapprima sponsorizzato in Consiglio Comunale l’istituzione dei Voucher, pressando insistentemente l’amministrazione, che, ancora dopo un anno e mezzo dal proprio insediamento, si dimostrava sorda e silente circa il problema in questione, ma addirittura, dopo la loro istituzione, si sono battuti, per mano del Consigliere Comunale Totò Perpiglia, nonché del segretario della locale sezione Pietro Sgrò, affinché venissero stanziati circa 30.000,00 euro in buoni lavoro, in luogo dei 3000 euro messi in bilancio dall’Amministrazione, che, ahimè servirebbero a poco.
Ci duole far presente che, allorquando il Consigliere Perpiglia, propose di “mettere a bilancio” un sostanzioso aumento dei voucher, l’assessore al ramo, sempre pronto sui Social a censurare chi non la pensa come lui o a dipingere “pistolotti amministrativi” quasi fosse Picasso, si sia stavolta trincerato dietro un laconico, mesto, ma irremovibile no.
Quindi plaudiamo all’iniziativa, pur vedendo in essa degli scompensi strutturali ed economici, e tuttavia ci limitiamo a ricordare all’amministrazione di non discriminare su un tema così delicato qual è il bisogno!
Si può discriminare sui meriti, sulle ideologie, sulle capacità e persino sulla lealtà, ma sul bisogno no.
Poiché come disse Don Camillo in uno dei suoi celebri film: “Non esistono poveri del comune e poveri della Parrocchia, tutti i poveri sono poveri allo stesso modo.
Allo stesso modo noi diciamo che i bisognosi di Bagaladi non hanno colore politico e quindi non devono essere soppesati dalla bilancia del consenso”.
Questo post é stato letto 38670 volte!