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Presso l’ospedale “Tiberio Evoli” si è tenuta una riunione per discutere del futuro della struttura ospedaliera che sta a cuore a tutto il territorio.
All’incontro hanno preso parte i vari sindaci dei comuni dell’area grecanica: Paolo Laganà (Motta San Giovanni), Santo Casile (Bova), Pasquale Sapone (San Lorenzo), Agostino Zavettieri (Roghudi), Sandro Autellitano (Palizzi), Antonio Domenico Principato (Staiti), Giulia Naimo (vicesindaco Condofuri) e la dottoressa Rosanna Penestrì, uno dei tre commissari del comune di Melito Porto Salvo.
Durante l’incontro si è ribadito l’agire comune per il prossimo futuro per difendere il diritto alla salute garantito dalla Costituzione.
Molta attenzione si è posta sulla relazione del direttore sanitario del nosocomio melitese Franco Zimmitti che ha informato i presenti su tutti i dati della struttura ospedaliera, reparto per reparto, affermando che si è registrato un netto aumento, almeno del 10%, delle attività rispetto al passato.
I dati importanti parlano del superamento nei primi 4 mesi dell’anno dei 60 mila contatti complessivi richiesti dalla legge per consentire ad una struttura come Melito di operare in regime di risparmio, senza sperperi.
Altro intervento importante è stato quello di Tito Squillace, il quale ha sottolineato come la paventata chiusura dell’OBI Pediatria creerà seri rischi ai minori che sono quei pazienti per i quali l’intervento tempestivo è necessario, soprattutto nei neonati. In tal caso i sindaci hanno dichiarato che sono disposti a rivolgersi anche al Tribunale Europeo per difendere questo reparto.
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