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Si è svolta domenica 21 Maggio la prima edizione del premio Edward Lear Area Grecanica dedicato alle personalità che attraverso il loro lavoro e competenza contribuiscono quotidianamente a creare valore alla nostra terra. L’esigenza di questo premio nasce dal fatto che tutti i giorni veniamo purtroppo a conoscenza di persone che sono costrette ad abbandonare la nostra Calabria in cerca di lavoro o semplicemente per usufruire di servizi più professionali, che si tratti di ambito ospedaliero e cure mediche oppure di altri servizi generici.
Prima edizione premio Edward Lear Area Grecanica al dottore Iaria
Come prima edizione è stata deciso di consegnare questo riconoscimento al dottore Nino iaria, Primario del Reparto di Oncologia dell’Ospedale di Melito Porto Salvo, commosso ed entusiasta di questo riconoscimento.
Da anni mi impegno fisicamente e psicologicamente a creare una realtà nel mio paese che possa essere un servizio d’avanguardia per i residenti della nostra area, non con poche difficoltà. Sapere che c’è gente che crede in ciò che faccio mi fa capire che questi sforzi sono stati apprezzati, e che non sono solo. Oggi nel reparto di oncologia dell’ospedale di Melito siamo in grado di offrire cure e farmaci perfettamente in linea con i protocolli internazionali. Le nostre cure rispettano perfettamente gli standard assistenziali che si possono trovare anche in altri ospedali d’Italia. L’impegno non deve fermarsi per continuare ad offrire sempre delle cure professionalmente valide e un’assistenza totale al paziente, – continua Iaria -. Un ringraziamento speciale va a tutti i collaboratori del mio reparto, perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile; la gente con grande spirito di sacrifici e abnegazione finito il proprio turno lavorativo, si ferma il reparto per continuare a dare una mano in maniera totalmente gratuita. Sono loro i veri eroi.
Il premio: la scelta
La prima edizione del premio Edward Lear Area Grecanica è stata organizzata dall’Associazione “Nuovi Confini” in collaborazione con l‘associazione Don Calarco.
L’esigenza di istituire questo premio nasce dal fatto che molto spesso questi sono anche dei luoghi comuni, – dichiarano gli organizzatori – quelli di portare avanti da gente che è ormai stanca di guardare in casa propria e così distrattamente non si accorge neanche delle eccellenze e delle persone che quotidianamente si spendono con professionalità per il nostro territorio.
Abbiamo deciso di intitolare il premio Edward Lear perché è una personalità straordinaria, uno scrittore ed illustratore che ha attratto dalla nostra terra, ha deciso di ascoltare il magnetico richiamo venendola a visitare in prima persona, lasciandoci una meravigliosa testimonianza attraverso il suo libro “diario di un viaggio a piedi”. Al suo ‘interno vi sono spaccate testimonianze di una Calabria così meravigliosa che forse neanche alcuni calabresi stessi sarebbero capaci di restituire. Come associazione “Nuovi Confini” era da qualche anno che pensavamo ad un riconoscimento simile dedicato alle persone che in questo territorio non solo hanno deciso di rimanerci, ma stanno anche ottenendo grossissimi risultati a livello di progresso, efficienza e offerta di servizi. Finalmente quest’anno questa occasione si è concretizzata Grazie anche all’aiuto dell’associazione Don Calarco (che si occupa di anziani).
Ulteriori notizie
In occasione del convegno e grazie anche ad un’azienda sponsor, si è accolta l’occasione di raccogliere una cifra e donarle in beneficenza per la realizzazione di opere presso la ludoteca di casa AIL. Il contributo é stato consegnato nelle mani della responsabile Giusy Sembianza e sarà utilizzato per allestire e rendere ancora più accogliente lo spazio di Casail, spazio dedicato a degenti pediatrici e famiglie, che per motivi di malattia sono costretti a seguire i propri cari.
Siamo già al lavoro per organizzare una seconda edizione nel 2024 – aggiunge il presidente di Nuovi Confini Fortunato Tripodi conosciuto come Alvin. – Vogliamo far sì che questa diventi un appuntamento fisso, e vogliamo far passare il messaggio che qui in Calabria le eccellenze esistono, ma spesso passano inosservate, perché più interessate a fare del bene piuttosto che apparire sotto la luce dei riflettori. È giusto invece far conoscere queste realtà, dare il buon esempio alle persone che non lo conoscono, perché alla fine ciò che realmente manca sono i termini di paragone positivi di questa terra, e vi assicuro che ce ne sono parecchi.
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