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Su indicazione del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, che ha dato incarico, a tale scopo, all’Avv. Benito Spanti, Dirigente della Sezione di Reggio dell’Avvocatura regionale, e difensore della Regione nei giudizi pendenti davanti al TAR del Lazio contro la prevista centrale, sono state presentate alla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, le osservazioni della Regione per opporsi alla richiesta di concessione, da parte della SEI (Saline Energie Ioniche) S.p.A., della zona del demanio marittimo in località porto di Saline Ioniche.
La richiesta avanzata dalla SEI è diretta ad ottenere la concessione, per la durata di cinquanta anni, delle aree portuali per la realizzazione e gestione di un terminale marittimo, nell’ambito del porto di Saline Ioniche, a servizio della centrale a carbone da 1320 MWel, che la stessa società intende realizzare nell’area industriale sita nei pressi dell’area del porto.
Secondo la Regione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – questa richiesta appare assolutamente intempestiva, inammissibile, infondata, non giustificata dal alcun elemento fattuale che caratterizza il complessivo iter procedimentale relativo alla richiesta che la stessa società ha, da anni, avanzato per ottenere l’autorizzazione unica alla costruzione e gestione della centrale a carbone, al cui servizio sarebbe destinato il terminale marittimo da realizzare nelle aree demaniali portuali di cui si chiede la concessione di cui si parla.
In ordine alla intempestività, inammissibilità ed infondatezza della richiesta, la Regione ha già impugnato, innanzi al TAR del Lazio, tutti i provvedimenti con i quali è stata dichiarata la compatibilità ambientale dell’intervento proposto dalla SEI S.p.A. Ovviamente, la Regione, sulla base delle argomentazioni illustrate nelle osservazioni presentate, chiede che venga rigettata la domanda di concessione demaniale proposta dalla SEI, diretta ad ottenere le aree portuali per realizzare il terminale marittimo a servizio della ipotizzata centrale a carbone.
La Regione ha, inoltre, chiesto che, tenuto conto della rilevanza economico-sociale contenuta nella richiesta della società SEI e dei riflessi che la stessa può comportare in ordine all’intero assetto economico-produttivo della provincia di Reggio Calabria e dell’intera regione, la Capitaneria convochi una conferenza dei servizi nell’ambito della quale possano meglio essere valutati gli interessi coinvolti, ed alla quale far partecipare tutti i soggetti istituzionali, le associazioni ambientaliste, a vario titolo interessati e coinvolti dalla ipotizzata realizzazione della centrale a carbone nell’area di Saline Ioniche.
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