Piroscafo Torino a Melito Porto Salvo, in sicurezza cannone e ancora

Piroscafo Torino

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Sono stati trasferiti e messi in sicurezza il cannone e l’anocra del piroscafo Torino. La notizia è stata data con una nota dai Carabinieri e dagli agenti del Corpo della Polizia Locale di Melito Porto Salvo. L’operazione è stata eseguita nel pomeriggio di Martedì.

Piroscafo Torino, l’operazione

I Carabinieri e gli agenti del Corpo della Polizia Locale di Melito Porto Salvo hanno garantito le operazioni di trasporto e messa in sicurezza del cannone appartenente al relitto del piroscafo “Torino”. Sono stati trasportati presso il Museo Garibaldino ubicato sul lungomare dei Mille di Melito Porto Salvo.

Un’operazione necessaria quella promossa dall’Arma e dall’Amministrazione Comunale. Si è resa necessaria perché il prezioso reperto rischiava di deteriorarsi poiché esposto alle intemperie. Era stato temporaneamente affidato ad un privato cittadino per il restauro, 

Il cannone sarà conservato all’interno dei locali del Museo Garibaldino insieme all’ancora del medesimo piroscafo. Quest’ultima era esposta all’ingresso del Museo,. Entrambi i reperti erano a rischio di ammaloramento.

Il rinvenimento

I reperti furono rinvenuti nello specchio acqueo antistante il Lungomare dei Mille dove giace il relitto del piroscafo “Torino”. Si era arenato la notte tra il 18 e il 19 agosto 1860, dopo lo sbarco sulla spiaggia melitese di Garibaldi e delle Camicie Rosse.

Nella stessa nota diramata dalle Forze dell’Ordine, si rende noto che la Soprintendenza di Reggio Calabria valuterà lo stato dell’ancora e del cannone. Inoltre una ricognizione subacquea del relitto del piroscafo per valutarne le condizioni complessive. Questa operazione avverrà unitamente ai Carabinieri Subacquei di Messina, 

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.