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“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur: non Sagunto, ma è la Calabria che oggi viene saccheggiata, mentre la lontana Roma prosegue nelle lunghe considerazioni su ciò che si dovrebbe o non dovrebbe fare per il rilancio del Paese”.
Il Vicesindaco di Bova, Gianfranco Marino informa in una nota di aver aderito con grande interesse alla proposta lanciata dal consigliere provinciale, Demetrio Cara, affinché i parlamentari eletti in Calabria si facciano portavoce per un nuovo Piano per il Sud al fronte delle consuete manovre “tedescocentriche” che avvantaggiano i potenti di turno.
“L’Area Grecanica, sedotta ed abbandonata ad ogni campagna elettorale – spiega marino nella nota – rimane la terra delle opportunità inespresse. Si fa sempre un gran parlare di turismo ed impresa, ma il governo prosegue sulla via della svendita dei “gioielli di famiglia”, ultimo atto in ordine di tempo, il caso Bankitalia.
Appena l’amico Demetrio Cara mi ha parlato della sua idea ho chiesto dove dovessi firmare: noi amministratori locali sentiamo forte la necessità di far transitare le interpellanze che ci giungono dai cittadini ai politici che “discutono” a Roma, giusto per non uscir dalla metafora iniziale.
Il tempo delle “chiacchiere” però è finito: cresce la disaffezione verso le Istituzioni, – sottolinea Marino – di cui noi siamo primo avamposto sul territorio. In 10 giorni si sta procedendo alla nuova legge elettorale che prevede il taglio degli eletti al Senato e il nuovo accentramento dalla Regione allo Stato: da un anno attendiamo il Piano per il Sud, che il premier Letta ha citato nel suo insediamento.
Leggiamo che i nostri senatori e deputati – conclude Marino – sono stati l’ago della bilancia per mantenere in vita questo esecutivo e, allora, per una volta siano determinanti per i cittadini che consentono loro di sedere sulle poltrone romane”
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