Pericoli bivio Sant’Elia-Lazzaro, enti competenti immobili

bivio sant'elia lazzaro

Questo post é stato letto 46600 volte!

Riceviamo e pubblichiamo:

L’alto indice di pericolosità che mantiene il tratto Ss 106 che attraversa l’abitato di Lazzaro ci ha spinto a  chiedere agli Enti competenti quali interventi si intendono adottare per rimuovere il potenziale pericolo per la circolazione veicolare, ciclabile e pedonale, cui sono assoggettati gli utenti della SS106 nel tratto compreso tra il ponte San Vincenzo e punta Capo dell’Armi, pericolo determinato dalle criticità connesse principalmente alle manovre di diversione e immissione  in corrispondenza degli accessi diretti sulla Ss 106 tra cui quello al Km 19+750 di via San Cipriano e quello al km 19+VI via Anna Magnani.

In particolare è stato chiesto di conoscere i motivi che impediscono la realizzazione dello svincolo per Sant’ Elia, atteso che la sua costruzione sarebbe subordinata alla sola delocalizzazione della cabina ENEL la cui attuale posizione ricade nel sedime delle corsie di canalizzazione. In tale tratto i conducenti sono  invogliati dalla presenza di accessi diretti sulla Ss 106 a trasgredire le norme che riguardano l’attraversamento della striscia continua e le inversioni di marcia, per cui si accavallano e si incrociano le correnti di traffico e le direzioni di marcia, tutto ciò avviene a velocità sostenuta mettendo a rischio la circolazione veicolare e pedonale e l’incolumità degli scolari che si recano accompagnati dai genitori alla scuola elementare di Sant’Elia, situata a circa 100 metri dalla Ss 106.

Chi percorrendo la via comunale S.Cipriano giunge sulla Ss 106 non trova la prescritta segnaletica di obbligo di svolta a destra, tantomeno  quello di “arrestarsi allo stop”, mentre quelli che percorrono via Anna Magnani trovano soltanto la segnaletica “arrestarsi allo stop” . Atteso che il transito pedonale lungo la Ss 106, dal ponte stradale San Vincenzo a  Capo D’Armi, non è consentito  dal Nuovo Codice della Strada, come sottolineatoci dalla spettabile ANAS nella nota del 22 aprile 2013, è stato altresì chiesto  di sapere se sia stato individuato il percorso pedonale consentito per la cittadinanza.

Si  rammenta che lungo tale tratto, insistono  lato mare e lato monte a ridosso della Ss 106 delle abitazioni, delle attività commerciali, nonché delle fermate dei mezzi pubblici, addirittura in un lungo tratto sprovvisto di attraversamenti pedonali o comunque punti idonei che garantiscono l’attraversamento della strada in sicurezza. Una ulteriore gravissima situazione di pericolo è rappresentata dai mezzi parcheggiati nella corsia di emergenza e dalla loro movimentazione. Con la richiesta di notizie è stato contestualmente richiesto agli Enti competenti la messa in sicurezza del tratto in questione. Sono stati attivati l’ANAS Condirezione Generale Tecnica  e il Compartimento viabilità di Catanzaro, il Comune di Motta San Giovanni, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Comandante della Polizia Municipale di Motta SG, il Comandante provinciale dei Carabinieri e  il Comandante della Polizia Stradale di Reggio Calabria. Tutti sanno.

Gaetano Pace e Vincenzo Crea

Questo post é stato letto 46600 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *