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Il 29 gennaio ha rappresentato una data importante per Paolo Federico in quanto è coincisa con i 10 anni di carriera.
Un evento importante che «ho vissuto normalmente con la consapevolezza, però, di aver fatto nel mio piccolo qualcosa di importante nel mondo della musica» ha affermato.
Paolo Federico, laureato al conservatorio “Cilea” di Reggio Calabria in discipline musicali e direzione orchestra, si è esibito anche all’estero come a Phoenix, a Montréal, ed in Grecia ad Eraclion dove è stato insignito dell’onorificenza di ambasciatore della musica lirica in Grecia e nel mondo.
L’artista ha coltivato sin da piccolo la sua passione quando negli anni ottanti, ancora ragazzino, si aggiudicava «il primo posto del “Festival degli Ulivi” a Fossato Jonico, nel comune di Montebello Jonico, mio paese natale». Una lunga scalata verso il successo la sua che, negli anni, gli ha permesso di ottenere grandi risultati. Il più prestigioso rimane il «”Festival di Napoli” che ho vinto nel 2004.
Dal 2005 al 2009 ho partecipato altre volte a questa competizione finendo sempre sul podio. Una delle cose che mi gratifica di più a livello professionale riguarda la canzone “Vurrià turnà a Surrientu”, di cui ha curato le musiche mentre le parole sono di Carmela Pandolfelli, che rappresenta la sigla del “Festival di Napoli”. Inoltre, questa canzone è stata inserita nella compilation del tenore Tony Ielucci che si esibisce, soprattutto, negli Usa ed a Cuba».
Napoli rappresenta soltanto una delle tappe delle carriera di Paolo Federico che, oltre ad essere un tenore lirico, è anche un pittore. A tal proposito, in occasione del premio nazionale “Arte e Musica” a Savona, presieduto da Luigi Cerruti, ha ottenuto il premio alla carriera musicale e pittorica. Inoltre, nel suo palmares figurano «la Palma d’argento ad Ischia, il 4 giugno 2013, come migliore interpretazione premio Venus Citarea mentre il 26 agosto 2013 sono stato insignito del premio internazionale “Cedro D’Oro” a Santa Maria del Cedro, in provincia di Cosenza, dedicato a personalità calabresi che si sono distinti nel campo della cultura. Da ricordare anche il secondo premio al Festival “Tricolore” di Reggio Emilia, nel 2003, con la canzone “Il tricolore” che è stata inviata nel 2011 ai ragazzi di Nassiriya».
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