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Di seguito la nota di Walter Scerbo – Sindaco di Palizzi
“Il Tribunale di Locri rigetta il ricorso e condanna i ricorrenti Bevilacqua Maria Lucia, Nucera Angelo e Parasporo Antonella Maria a rimborsare ai convenuti, Walter Scerbo e Comune di Palizzi, le spese di giudizio, che liquida in complessivi € 2.500 per ciascuno, oltre accessori come per legge dovuti”.
Così si è concluso l’ennesimo dissennato tentativo di far cadere l’Amministrazione di Palizzi. La minoranza, con una causa intentata presso il Tribunale di Locri dall’avv. Pietro Origlia, aveva chiesto la decadenza per incompatibilità del Sindaco Walter Scerbo, perché in passato aveva fatto parte del raggruppamento temporaneo di professionisti, per la redazione del Piano Strutturale Associato dei Comuni di Palizzi, Brancaleone e Bruzzano, sostenendo che le dimissioni del Sindaco dal gruppo di lavoro, già nel 2011, non erano valide. La causa verteva intorno ad un presupposto senza fondamento, nella spasmodica e schizofrenica ricerca di elementi, evidentemente falsi, per colpire la persona del Sindaco e sovvertire, quindi, l’esito delle urne del 2014, che lo aveva visto eletto con una schiacciante vittoria. L’atteggiamento ossessivo-compulsivo nei confronti del Sindaco, ampiamente manifestato durante i Consigli Comunali, obnubila i loro cervelli e non si rendono conto che, nonostante dicano di continuo che l’azione amministrativa sia illegittima, per contro, non sono in grado di capire i principi elementari del diritto, come lo sono quelli ribaditi nella sentenza, che solo le loro menti offuscate non potevano vedere. Infatti, si legge nel dispositivo “…in forza dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico in materia di libertà e di autodeterminazione, non può certo essere impedito di lasciare, in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo (anche non esternato), l’A.T.P. della quale faceva parte, ….la possibile ed eventuale causa di incompatibilità era stata rimossa e non sussisteva già prima delle elezioni del 2014 e della sua proclamazione a Sindaco del Comune di Palizzi”.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Palizzi si sono dovuti difendere, sottraendo tempo e risorse all’azione amministrativa, rispetto ad una minoranza che, oltre essere protagonista in prima persona di azioni giudiziarie, sostiene e fomenta persone ad essa vicine, utilizzandole come pedine contro la maggioranza. Infatti, è di questi giorni la sentenza che vede soccombente l’ex vigile urbano Aurelio Marino, difeso dall’avv. Rosella Tassone, e dalla minoranza accompagnato a braccetto per partecipare alle udienze, che, addirittura, ha fatto causa contro le funzioni associate, obbligatorie per legge. Anche in questo caso c’è stata una severa condanna, per i falsi presupposti su cui si fondava il ricorso, perché Marino non era più vigile urbano già dal 2007.
Le due sentenze vedono un unico filo conduttore: un incontenibile e delirante avversione al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale, che per contro, con grande determinazione, serietà ed impegno porta avanti il mandato elettorale, ricevuto a piene mani, al servizio di Palizzi e dei concittadini.
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