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Monta lo sfogo della madre della bimba di due anni che martedì notte ha rischiato seriamente la vita. Ecco il suo racconto: “Intorno alle 2 abbiamo accompagnato la bambina al pronto soccorso di Melito Porto Salvo perché aveva problemi respiratori. Il personale presente ha cercato di fare il possibile anche se le cure sicuramente non hanno fatto effetto in quanto il medico aveva soltanto l’attrezzatura per attuare la terapia sugli adulti. E’ stata una lunga attesa per la bambina che è <<rimasta presso il pronto soccorso ad attendere il trasferimento a Reggio Calabria con l’unica ambulanza presente nel territorio. Fino alle 4 abbiamo dovuto aspettare l’arrivo dei medici reperibili in quanto il 118, interpellato, ha informato che non sarebbe partito senza la presenza a bordo di un’anestesista>>.
Il racconto della madre continua nonostante si comprenda ancora lo spavento per il pericolo passato. <<Una volta arrivati agli Ospedali “Riuniti” di Reggio Calabria, il pediatra di turno le ha effettuato la terapia dovuta e la bambina ha iniziato a riprendersi>>.
<<Si trattava di un semplice intervento su mia figlia che avrebbe potuto compiere qualsiasi pediatra. – continua la signora – Non si comprende perché solo a Melito Porto Salvo una figura medica così importante sia reperibile al pronto soccorso soltanto per alcune ore della mattina>>.
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