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Nella giornata di giovedì, il Sindaco del Comune di Melito P.S. Salvatore Orlando, accompagnato dal Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica Pierpaolo Zavettieri e dall’assessore Francesco Romeo, ha incontrato presso la Cittadella Regionale il Presidente Occhiuto per discutere sul tema della Sanità dell’Area Grecanica.
Incontro importante
L’incontro, tenutosi nelle more di un più ampio confronto, già formalmente richiesto dai sindaci dell’intera area omogenea, è stato caldeggiato dall’On. Maria Tripodi e ha consentito di anticipare alcune riflessioni da approfondire in una successiva sede di confronto in cui vi sia l’indispensabile partecipazione dell’ASP-RC.
Come primo punto gli amministratori hanno rivendicato il riconoscimento concreto di Area Omogenea (ai fini culturali, logistici, socio-sanitari ed assistenziali), ribadendo che la stessa è regolarmente prevista sia dalla legge “Del Rio” che dallo Statuto della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tale richiesta è stata posta evidenziando che si tratta di un territorio articolato, composto da 16 comuni e particolarmente svantaggiato.
Situazione “Tiberio Evoli”
Subito dopo è stata affrontata la spinosa tematica dell’Ospedale. Partendo dal presupposto che oggi il nosocomio di Melito P.S. è classificato come ospedale generale, è stato fatto presente che in atto non vengono erogati molti fra i servizi essenziali nonostante siano previsti dalle leggi e dall’ultimo atto aziendale dell’ASP-RC (es.: reparto di Ortopedia, chiuso arbitrariamente con provvedimento “temporaneo” del 2017; seconda ambulanza non presente; reparti sotto organico di personale, anche quelli di medicina generale e chirurgia generale; attrezzature fatiscenti e/o mancanti; etc..).
In via prioritaria, fra gli spunti che in seguito auspicabilmente dovranno essere affrontati con metodo condiviso, è stata posta la richiesta (in deroga agli attuali parametri di popolazione) di elevare il nosocomio di Melito P.S. a rango di ospedale Spoke o, in subordine, considerare l’opzione di disciplinare una specificità normativa per l’Area Omogenea Grecanica, in quanto zona socio-economicamente disagiata o addirittura depressa (inserita nella Strategia Nazionale Aree Interne e caratterizza da Minoranza Linguistica).
Tiberio Evoli e Grande Ospedale Metropolitano
Come secondo spunto di riflessione, subordinatamente alla prima ipotesi, è stato chiesto di valutare gli effetti di una Fusione/integrazione dell’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito P.S. con il Grande Ospedale Metropolitano. A tal riguardo, Assocomuni riterrebbe la proposta meritevole di approfondimento solo a seguito di una programmazione regionale che garantisca nell’attuale sede melitese i servizi mancanti ed i Livelli Essenziali di Assistenza. Tale iniziativa, infatti, risulterebbe utile solo se realizzata con il metodo dell’integrazione fra le strutture di Reggio e Melito non certo come mero inglobamento o peggio fagocitazione del T. Evoli.
Potrebbe certamente al contempo erogare servizi sanitari essenziali e servire a decongestionare un GOM spesse volte al collasso per sovrabbondanza di accessi ospedalieri.
Durante l’ampio excursus è stato anche chiesto di offrire massimo supporto all’Azienda Ospedaliera per l’urgente ristrutturazione del Pronto Soccorso, finanziato con i fondi covid, le cui procedure sono già ampiamente avviate.
Ci si è inoltre molto soffermati sulla valutazione dell’investimento INAIL previsto per il nosocomio di Melito P.S. dal DPCM del 24 dicembre 2018.
Ripristino Distretto Sanitario Area Grecanica
L’ultimo suggerimento lasciato ad uno sperabile approfondimento del Commissario Occhiuto è stato il ripristino del Distretto Sanitario dell’Area Grecanica, ottenuto solo un anno fa dal lavoro sinergico di Azienda e Sindaci e revocato con decreto del Commissario Longo ad una settimana dalla sua uscita di scena.
Per tutte le tematiche discusse, con molta determinazione, è stata chiesta l’attivazione di un momento di concertazione fra il Commissario Regionale alla Sanità, l’ASP-RC e l’Associazione dei Comuni, allo scopo di operare anche su questo territorio le scelte più opportune e maggiormente condivise.
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