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Dodici le persone arrestate questa mattina a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, nell’ambito dell‘operazione “Sipario” in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo gli inquirenti le persone finite in manette sarebbero appartenenti e contigue alla cosca “Iamonte”, operante a Melito di Porto Salvo e territori limitrofi.
Tutti i dettagli dell’operazione sono stati illustrati presso la sede provinciale dei Corpo dei Carabinieri dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, dal comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Lorenzo Falferi, dai colonnelli Gianluca Valerio e Michele Miulli e dal comandante Gennaro Cascone.
<<Sipario è un’operazione che vuol essere una chiusura di un’attività che era stata portata avanti dai carabinieri le cui indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, – ha afferma il procuratore De Raho – hanno consentito di confermare e documentare che la cosca, nonostante i colpi inferti recentemente con le operazioni “Crimine” e “Ada”, abbia persistito in un’infiltrazione pervasiva all’interno della comunità, riuscendo a condizionarne le attività economiche e le scelte politiche >>.
E’ stato evidenziato il ruolo del collaboratore di giustizia Giuseppe Ambrogio il cui <<contributo è stato utile per delineare meglio il ruolo, la mansione ed il peso specifico dei singoli affiliati, la cui appartenenza al sodalizio era già stata documentata – ha aggiunto De Raho – nel corso di pregresse indagini, che avevano già consentito di portare a conclusione l’operazione “Ada” condotta sempre dai Carabinieri di Reggio Calabria. Proprio le ultime attività di indagine hanno confermato un’infiltrazione pervasiva all’interno della pubblica amministrazione e nella gestione delle attività imprenditoriali pubbliche e private, riuscendo a condizionarne ed orientarne le attività e le scelte politiche nonché le preferenze e le consultazioni elettorali>>.
Il Colonnello Miulli ha parlato dell’ex sindaco Giuseppe Iaria, ai domiciliari. <<Il legame tra ‘ndrangheta e politica è emerso anche nelle recenti investigazioni, poiché gli sviluppi successivi all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione Ada, hanno conferito maggiore consistenza al ruolo che l’ex sindaco Giuseppe Iaria, nel corso del suo mandato elettorale, ha svolto nell’interesse della cosca Iamonte>>.
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