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Una melitese nel gruppo di ricerca che ha preso parte attivamente alla scoperta delle onde gravitazionali.
Maria Concetta Tringali, meglio conosciuta come “Mary” è una mente brillante, nata e cresciuta a Melito di Porto Salvo. Ha studiato a Reggio Calabria presso il Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci e poi Astrofîsica all’Università La Sapienza di Roma per poi specializzarsi negli USA.
Nei giorni scorsi gli scienziati hanno annunciato una delle scoperte più importanti del secolo: sono state per la prima volta rilevate le onde gravitazionali, teorizzate da Einstein un secolo fa.
La notizia che ha fatto il giro del mondo ha suscitato particolare entusiamo nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento e al Tifpa (Trento Institute for Fundamental Physics Applications), dove lavora un gruppo di ricerca che ha preso parte attivamente alla scoperta, coordinato dal fisico sperimentale Giovanni Andrea Prodi e dai giovani dottorandi di Trento quali Maria Concetta Tringali, Shubhunshu Tiwari e Matteo Di Giovanni.
Nell’articolo pubblicato su http://webmagazine.unitn.it/ si legge: “Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a catturare il loro segnale. Messaggero ideale per osservare l’universo, le onde gravitazionali sono increspature nello spazio tempo, generate da potentissimi eventi cosmici, come la collisione di buchi neri e di stelle di neutroni o l’implosione di una stella avvenuti in qualche punto dell’universo, lontano dalla Terra. Il loro rilevamento dà il via a una nuova era nella fisica perché apre una finestra di osservazione finora inaccessibile sull’universo, il suo presente e la sua storia”.
Giovanni Prodi afferma: <<Il nostro è stato un segnale di avviso prezioso che ha permesso di confermare l’assetto dei rilevatori, evitando di cambiarne prestazioni e caratteristiche. In un secondo tempo il nostro algoritmo è stato anche in grado di certificare la confidenza della lettura, vale a dire il grado di certezza della scoperta (oltre il 99,999%). Il segnale è stato confrontato infatti con una miriade di segnali di disturbo che sono inevitabilmente captati dal rilevatore. Ma ogni altra ipotesi è stata scartata: si è trattato proprio di onde gravitazionali e noi l’abbiamo per primi certificato>>.
Dunque una notizia accolta con entusiamo anche dai melitesi che, appena appresa la notizia, si sono complimentati con la giovane dottoranda per l’importante scoperta scientifica.
Giungano a Maria Concetta e a tutto il team di lavoro i complimenti della redazione di Ntacalabria.it .
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