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Nino Castorina, sulle prossime elezioni a Roccaforte del Greco, afferma:
“Roccaforte del Greco è un comune estremamente complesso ma con enormi potenzialità che potrebbero rilanciare questa realtà e l’intera area grecanica”.
“La nascita del Comitato Roccaforte Democratica ha sempre avuto come ambizione quella di stimolare la cittadinanza su tutta una serie di criticità che viveva e vive il territorio, superando le logiche passate che hanno portato a tre scioglimenti consecutivi per mafia Provando a superare le vecchie liturgie di un passato recente dove il concetto dell’io aveva prevalso sull’idea del “noi”.
Ho sempre ritenuto che bisognasse valorizzare le risorse umane del territorio,specie per la scelta del delicato ruolo di primo cittadino”.
“Ho offerto la mia disponibilità al progetto – si legge ancora- in qualsiasi termine ed a qualsiasi livello e modo ma dentro uno spirito generazionale e di legalità sia nella composizione della lista sia che nella proposta politica da mettere in campo.
Nei giorni scorsi sulla stampa e’ apparsa la notizia della possibile candidatura di Mimmo Penna inserita dentro un contesto che vedeva coinvolto il comitato di cui lo stesso fa parte.
Fermo restando la libertà in capo ad ognuno di autodeterminarsi nelle scelte politiche è bene chiarire che il
comitato ha discusso ma non ha mai ne definito ne assecondato la sua possibile candidatura che non nascendo quindi da un ragionamento dentro il comitato stesso.
Sarebbe una iniziativa autonoma e totalmente diversa dal lavoro che in questi mesi abbiamo fatto e la cui origine è a me misteriosa e quindi non chiara.
“Non e’ un caso infatti -continua Castorina– che oltre me ,anche gli altri componenti che nei vari incontri pubblici programmati si erano esposti intervenendo ufficialmente non hanno condiviso quello che nei fatti e’ un progetto terzo rispetto al percorso originario intrapreso dal comitato.
La mia precisazione tra l’altro non deriva da un ambizione personale a fare il primo cittadino di Roccaforte del Greco ma da una reale preoccupazione per le sorti di una comunità che merita rispetto: è infatti consequenziale e tra l’altro da me più volte ribadito la mia convinta volontà ad offrire tutto il mio sostengo e le mie competenze ad un progetto generazionale e di rinnovamento a prescindere dal ruolo personale da occupare ma è evidente che quando al progetto prevale l’interesse personale senza che io ne conosca l’origine mi trovo costretto a manifestare la mia totale distanza da tutto quello che ne conseguirà”.
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