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Nel controverso e frastagliato panorama della composizione delle liste elettorali per la competizione elettorale regionale che dovrà eleggere il nuovo Governatore della Calabria, successore di Peppe Scopelliti, ed il nuovo Consiglio Regionale anche in considerazione delle nuove regole e soprattutto con il drastico taglio del numero dei Consiglieri regionali da eleggere, da 50 ridotti soltanto a 30.
In tale contesto si innesca dirompente una proposta di Domenico Musolino, referente del Comitato Nazionale per la Difesa ed il Rispetto della Costituzione “O.L. Scalfaro”. Con una articolata e motivata lettera trasmessa a tutti i Sindaci della fascia Jonica da Motta San Giovanni a Stilo e Monasterace viene proposta una iniziativa politica senza precedenti: la presentazione di una lista, autonoma dai partiti e dalle coalizioni partitiche che vede impegnati i Sindaci della Jonica, i quali rappresentano una grande forza in grado di invertire le sorti di abbandono di tale territorio,sulla base di un programma di pochi punti di sviluppo, realmente sostenibile, e che tuteli tutte le realtà del suddetto territorio che nonostante il gravissimo degrado e vergognoso ed indicibile abbandono economico e sociale è ancora abitato da circa 170.000 coraggiosi Cittadini dislocati nei 54 Comuni .
Nella lettera si sostiene che “che dopo la soppressione di Tribunali, Giudice di Pace, Uffici locali e Regionali, stazioni e linee ferroviarie, e purtroppo anche il gravissimo ridimensionamento degli Ospedali di Melito Porto Salvo, Locri e Siderno, ora si rischia anche la soppressione dei Municipi e dei Comuni, nonostante l’aumento indiscriminato ed insostenibile delle tasse , tributi e balzello vari . Le ragioni a sostegno di tale proposta a parere del referente del Comitato , Domenico Musolino, “sono incontestabili ed inoppugnabili perché in 44 anni di Regionalismo, con tutti i partiti (centro, sinistra e destra) che si sono alternati alla guida della Regione Calabria e nonostante impegni di spesa di migliaia di miliardi di lire e milioni di euro ( e considerando anche il fatto, altrettanto grave, della incapacità di reperire e spendere i fondi comunitari ) in un territorio affamato di sviluppo e martoriato dalla disoccupazione, soprattutto giovanile , nessun progresso si è manifestato e attuato, ed anzi si è verificato l’esatto contrario” .
La speranza, conclude la lettera, è che si possa avvertire una presa di coscienza autentica ed operativa della classe politica locale , bandendo ogni personalismo e campanilismo, per liberare , finalmente, questo grande ed umiliato territorio, dalla stritolante morsa della criminalità organizzata e da un esasperato centralismo statalista che ha annientato le residue resistenze democratiche , economiche e civili di queste popolazioni .
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