Motta San Giovanni (Rc), serie criticità ambientali

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Criticità ambientali a Motta San Giovanni, la Commissione Europea interviene anche sul sito dell’ex liquichimica di Montebello Jonico.
La Commissione Europea come aveva preannunciato lo scorso 16 dicembre ha contattato le Autorità italiane in merito alle criticità ambientali segnalate da questa Associazione riguardanti la messa in sicurezza della discarica comunale RSU in località Comunia, presenza di discariche abusive, criticità presentate dall’impianto di compostaggio, rifiuti prodotti dalla centrale ENEL di Brindisi e smaltiti in una cava a Lazzaro, bonifica sito ex- liquichimica di Montebello Jonico (RC). Dal momento che diversi aspetti, in particolare relativi alle discariche necessitavano di un ulteriore chiarimento la Commissione ha posto alle autorità italiane ulteriori domande. I chiarimenti aggiuntivi forniti ci sono stati comunicati lo scorso 10 febbraio dalla precitata commissione. Per quanto concerne l’ex discarica comunale di Motta San Giovanni sono in corso ulteriori analisi con l’obiettivo di verificare se il sito è contaminato ed in caso affermativo saranno adottate le necessarie misure di decontaminazione.

In questo contesto è stato confermato che il programma regionale della Calabria per la bonifica dei siti inquinati (‘programma di decontaminazione’) è in fase di aggiornamento e una volta aggiornato, il programma di decontaminazione sarà integrato nel piano regionale della Calabria per la gestione dei rifiuti, anch’esso in corso di aggiornamento. Per quanto concerne i rifiuti provenienti dalla centrale elettrica dell’ENEL di Brindisi la zona ove sono state scaricati è stata sequestrata dalle autorità giudiziarie e i procedimenti penali sono tuttora in corso. Nel frattempo, le analisi eseguite dall’ARPA Calabria hanno indicato che l’area non è inquinata e che non vi è radioattività. Il comune di Motta San Giovanni ha riferito di aver bonificato il Torrente Oliveto e San Vincenzo più volte negli ultimi anni e sembra che al momento non ci siano più rifiuti abbandonati. Quanto all’impianto di compostaggio è in corso una procedura di screening a norma della direttiva 2011/92/UE (direttiva VIA) per stabilire se l’impianto sia suscettibile di incidere notevolmente sull’ambiente. In base alle informazioni sopra riportate, le autorità italiane hanno adottato misure tese a garantire la conformità della legislazione ambientale dell’UE applicabile alle situazioni menzionate dal firmatario. Ciononostante, dal momento che il firmatario, prosegue la comunicazione, ha inviato ulteriori informazioni relative a un altro sito dove presumibilmente sono stati abbandonati dei rifiuti (l’ex sito industriale ‘ex Liqui Chimica’ a Montebello Jonico), la Commissione ha chiesto alle autorità italiane di fornire chiarimenti su tale ulteriore sito. La Commissione, conclude la nota, terrà informato il Parlamento europeo sul seguito dato alla questione.

Questa associazione ritiene che quanto riferito dalle Autorità italiane non rispecchia interamente la realtà ripetutamente da me segnalata ed è inaccettabile che le autorità italiane abbiano riferito di non essere a conoscenza delle discariche presenti sul territorio comunale. Al riguardo, si evidenzia, tra l’altro, che tuttora il torrente San Vincenzo e il Torrente Oliveto sono interessati da grosse discariche e interramento di rifiuti di diversa tipologia anche pericolosi: Certo che ci vuole un bel coraggio, soprattutto coscienza per affermare che i rifiuti non ci sono più. In merito lo scorso mese di luglio u.s. è stato effettuato un pseudo intervento di bonifica soltanto dell’asta terminale sinistra del torrente Oliveto e i rifiuti in gran parte, per l’ennesima volta, sono stati sospinti al margine del terrapieno sx e ricoperti di terra. Il Comune di Motta SG nulla dice in merito alle altre numerose discariche presenti nel territorio comunale. Questa associazione non è a conoscenza delle misure che le autorità italiane a loro dire avrebbero adottato dietro le mie segnalazioni. Atteso che dalle riduttive e fuorvianti informazioni fornite alla Commissione Europea emerge la volontà di non intervenire a tutela dell’ambiente e della salute pubblica stiamo cercando di fare in modo che i commissari europei vengano direttamente sul posto.

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Francesco

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