Motta San Giovanni e Lazzaro, Crea: “Discariche in ogni dove”

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degrado lazzaroRiceviamo e pubblichiamo:

Egregio Signor Sindaco del Comune di Motta SG, Spett/le ANAS di Reggio Calabria, Spettabile Rete Ferroviaria Italiana- Dipartimento produzione di Reggio Calabria, Vi scrivo nella qualità di Referente unico dell’ANCADIC Onlus, associazione che promuove e tutela il patrimonio paesaggistico e l’ambiente salubre, per informarvi di una importante situazione igienico sanitaria che reca pregiudizio all’ambiente e alla salute dell’uomo, determinata dalla presenza di una discarica abusiva di rifiuti di diversa tipologia realizzata da ignoti nel tombino stradale (km.20+650) e quello ferroviario adiacente, che si estende a ridosso del popoloso lungomare Cicerone tratto Sud, di Lazzaro, a qualche metro dalle abitazioni e da alcune attività di ristorazione.

I tombini si presentano in evidente stato di completo abbandono. Per quanto visivamente osservabile tra i rifiuti illegalmente smaltiti in entrambi i siti si notano, notevoli quantitativi di materiali da demolizione, materiali in vetro e plastica, televisori, rifiuti in legno e ferrosi, rifiuti prodotti dalla potatura del verde urbano, sacchetti contenenti rifiuti solidi urbani tra cui notevoli quantitativi di pesce le cui nauseabonde esalazioni si diffondono per tutto il circondario, ecc. I rifiuti, che impediscono il deflusso delle acque, sono anche sparsi lungo i due tombini, un vero e proprio tappeto di rifiuti.

I siti sono divenuti habitat ideale per la proliferazione di ratti, veicolo di diffusione di malattie infettive, e di altri animali. Si è ritenuto opportuno segnalare quanto sopra affinché gli Uffici in indirizzo ciascuno per la parte di competenza possano avviare gli opportuni accertamenti e adottare gli urgenti e improcrastinabili interventi a salvaguardia dell’ambiente e della salute umana, anche in considerazione che le giornate di sole e il caldo crescente ne favoriscono la putrefazione della parte umida. Fermo restando le competenze in capo all’ANAS e a RFI di mantenimento in efficienza e pulizia dei tombini in questione, è necessario che l’Amministrazione comunale da parte sua provveda a liberare lo sbocco dello scarico dei tombini posto sulla parete del muro lato mare del marciapiede completamente occluso dalla presenza di vegetazione spontanea.

La situazione igienico sanitaria a Lazzaro determinata dalle discariche abusive a cielo aperto realizzate anche nei punti più impensabili e dai continui liquami che sgorgano lungo la rete fognaria comunale non è più sopportabile. Va evidenziato che le responsabilità di questo stato di degrado vanno attribuite principalmente a quei cittadini e titolari di imprese che spontaneamente o per legge si disfano senza scrupoli di quelle sostanze o oggetti che non gli servono più. Va aggiunto la mancanza di senso civico di quei cittadini che pur a conoscenza di tali crimini ambientali non li segnalano alle autorità preposte.

Le numerose denunce di questa associazione evidentemente non sono servite perché la scenografia a distanza di tempo è peggiorata e si appalesa sempre di più il mancato rispetto per l’ambiente e per la natura. Non si registrano interventi da parte dell’Autorità dello Stato ad imporre agli individui l’osservanza di certe regole di condotta. La prima autorità ad intervenire nel territorio comunale è la polizia municipale che si dovrebbe posizionare in modo più energico.

Basterebbe chiedere ai conducenti dei mezzi che colmi di rifiuti anche pericolosi sfrecciano per il paese la prescritta documentazione che accompagna i rifiuti dal luogo di produzione al sito autorizzato per lo smaltimento finale; verificare al termine degli interventi edilizi l’avvenuto conferimento dei rifiuti prodotti presso impianti autorizzati, come disposto dalla Ordinanza del 3 luglio 2001, n.1495 del Commissario pro tempore delegato per l’emergenza ambientale nel territorio della Regione Calabria.

Quanti controlli in tal senso ha fatto la polizia locale e l’ufficio competente al rilascio delle autorizzazioni edilizie? Aspettiamo di conoscere pubblicamente i dati dei controlli eseguiti. Le leggi ci sono, mancano i controlli e soprattutto manca la volontà, quantomeno di contrastare il problema.

Vincenzo CREA
referente unico dell’ANCADIC Onlus

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1 thought on “Motta San Giovanni e Lazzaro, Crea: “Discariche in ogni dove”

  1. Verranno 10 turisti ogni anno a Lazzaro. State sicuri che quei 10 non torneranno.

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