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Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione di misura cautelare, nei confronti di F. M. A. cl. 1990, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, S. D., cl. 1994 e M. F., cl. 1988, tutti di Motta San Giovanni, questi ultimi due raggiunti da misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Federico Cafiero de Raho e coordinata dal Procuratore Aggiunto del settore ordinario Gerardo Dominijanni.
Le misure cautelari scaturiscono dalle attività di indagine avviate lo scorso mese di luglio dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, in seguito al tentato omicidio, perpetrato mediante esplosione di più colpi di pistola, ai danni di Scollica Davide, avvenuto a Motta San Giovanni e che, solo fortuitamente, non ebbe conseguenze più gravi.
Nello specifico, era stato proprio M. F. a chiamare, nella tarda serata del 9 luglio u.s. i soccorsi sull’utenza di emergenza 112, riferendo di accorrere subito all’ingresso del paese, in quanto aveva trovato un suo amico riverso in terra in un lago di sangue, attinto da diversi colpi di arma da fuoco.
Nell’immediatezza il giovane aveva riferito ai Carabinieri di non sapere cosa fosse accaduto, ma di aver raggiunto il suo amico, solo a seguito della telefonata di soccorso effettuatagli da questi, il quale gli avrebbe riferito che, poco prima, mentre si trovava da solo in paese a fumare una sigaretta, due individui a bordo di uno scooter e con i caschi integrali, lo avrebbero avvicinato e fatto bersaglio di numerosi colpi di arma da fuoco.
Versione, questa, che più tardi verrà confermata anche dallo stesso ferito ai Carabinieri che lo avevano raggiunto presso gli OO.RR. di Reggio Calabria dove nel frattempo era stato trasportato d’urgenza.
Le indagini hanno permesso di ricostruire e di far piena luce sull’accaduto.
Nello specifico, sembrerebbe che M. F. avesse dato appuntamento a F. M. A. in una zona isolata nei pressi del campo sportivo di Motta San Giovanni per un chiarimento, a quanto pare per questioni inerenti una ragazza contesa dove M.F. si presentava insieme a S. D. che , in un primo momento, sarebbe rimasto in auto fin quando, nel corso della discussione tra i due, questi è sceso dall’autovettura e ha colpito con un pugno in faccia F. M. A. che, per tutta risposta, ha estratto dalla cinta una pistola cal. 6.35 facendo numerose volte fuoco sul giovane attingendolo ben quattro volte.
Terminate le formalità di rito, F. M. A. è stato tradotto presso la Casa Circondariale Arghillà di Reggio Calabria, mentre gli altri due giovani si vedranno obbligati a non lasciare il Comune di Motta San Giovanni (RC), dove dovranno essere prontamente reperibili per i controlli dei Carabinieri.
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