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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Vincenzo Crea, Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’ANCADIC Onlus
“Nel rammentare che la nostra Regione è ad elevato rischio sismico, in termini di vittime, danni alle costruzioni e costi diretti e indiretti attesi a seguito di un forte terremoto, appare superfluo evidenziare che ancor prima di eseguire interventi di messa in sicurezza dei plessi scolastici ed altre strutture pubbliche, quali adeguamento impianti elettrici, coibentazione ambienti, adeguamento infissi e vetri a taglio termico, impianti di condizionamento (caldo/freddo) adeguamento alle norme antincendio, riadeguamento delle strutture con aree adiacenti per essere utilizzate in caso di calamità, è necessario eseguire interventi di adeguamento sismico. Nel nostro caso di cui noi da tempo in modo peculiare seguiamo, in risposta abbiamo ottenuto quanto comunicatoci dal sindaco del Comune di Motta SG con nota che parla di continue molestie da me arrecate al Municipio, stante le mie continue e persistenti azioni nei confronti, del sindaco, degli amministratori e della macchina comunale. C’è da dire che in mancanza di queste mie denunce sicuramente le Istituzioni, e non solo, si sarebbero accorti delle gravi condizioni in cui versano le scuole e gli edifici pubblici del nostro Comune soltanto in caso di un tragico evento. Quando sarebbe stato troppo tardi.
Si chiede alle Autorità competenti se siano stati eseguiti i controlli riguardanti la sicurezza delle sopra citate strutture, ribadendo che tali verifiche non possono essere ulteriormente rinviate anche alla luce del ripetersi delle violente scosse sismiche che da qualche mese stanno interessando senza sosta il Centro Italia e dallo sciame sismico in atto dalle nostre parti. Si sottolinea che il Comune di Motta SG nel mese di giugno 2011 ha sottoscritto con la cassa DD.PP. un contratto di prestito per il finanziamento di euro 250.000,00 per lavori di “Ammodernamento strutture scolastiche comunali”, ed ha effettuato interventi di manutenzione straordinaria riferiti alla scuola elementare di Motta SG e scuola materna di Lazzaro per euro 35.622,31 a fronte della maggiore spesa autorizzata con mutuo di cui sopra di euro 250.000,00. Altri interventi per un importo contrattuale di lavoro di euro 166.178,00 sono stati eseguiti nel mese di ottobre 2012 presso la scuola elementare e la scuola media di Lazzaro e ci si domanda dopo avere speso tanti soldi come sia stato possibile che a distanza di pochi mesi i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria e l’ASP abbiano riscontrato le criticità e i potenziali pericoli precedentemente da me segnalati anche presso le scuole interessate dai succitati lavori e portato alla chiusura del primo piano della scuola elementare di Lazzaro. Altri cospicui finanziamenti sono stati revocati per inefficienza organizzativa, mentre altri non sono stati ancora utilizzati. Riteniamo che l’amministrazione comunale pur avendo un numero esagerato di tecnici non sia in grado di approntare la progettualità, limitandosi anche nella necessità ad eseguire interventi palliativi come sta facendo in questi giorni.
I recenti terremoti servono a tutti da lezione, pertanto se gli edifici scolastici e le altre strutture pubbliche non hanno tutte quelle situazioni di sicurezza, anche in caso di eventi sismici, che impediscano a chi ne usufruisce di trovarsi in situazioni di grave pericolo anche per la propria incolumità fisica bisogna chiuderle e metterle immediatamente in sicurezza. Ribadiamo che è giusto e corretto eseguire prioritariamente i lavori di adeguamento sismico prima di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione oltre a quelli sopra indicati. Per quanto si legge nella cronaca le Amministrazioni hanno disatteso l’obbligo primario di adeguare gli edifici dal punto di vista sismico anche perché a nostro avviso si tratta nella maggioranza dei casi di mantenere in piedi edifici obsoleti e non idonei e resistenti a eventi sismici . Suggeriamo una legge che preveda la demolizione totale degli edifici che non hanno nessuna possibilità di essere adeguati dal punto di vista sismico. Così facendo andremmo a realizzare strutture nuove e sicure con risparmio di vite umane prima, e di denaro dopo. La società civile ne avrebbe benefici anche alla luce di un programma che consentirebbe maggiore occupazione intellettuale e non solo, e di migliaia di persone disoccupate”.
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