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Riceviamo e pubblichiamo:
“Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Motta San Giovanni Teresa Marino, sostiene l’inattendibilità della fonte riguardante lo smaltimento delle schede scolastiche, ma non dimostra il contrario. La notizia riportata da alcuni Organi di Informazione è fondata. E’ inconfutabile che le numerosissime schede scolastiche si trovavano dove non avrebbero dovuto.
Aggiungo che qualche giorno dopo il conferimento dei rifiuti scolastici presso l’isola ecologica, avvenuto il 5 febbraio u.s., notavo davanti a detto impianto due operatori della società Locride Ambiente che raccoglievano le schede sparse come neve davanti all’isola ecologica e li depositavano sul mezzo trasporto rifiuti, di cui mi riservo di fornire il numero di targa. Ma se, come detto ma non dimostrato dalla dirigente scolastica, per lo smaltimento dei rifiuti scolastici è stata seguita la procedura prevista dalle norme che regolamentano il settore, non comprendo perché il dirigente scolastico si preoccupa tanto, atteso che sarebbero altri a dover rispondere di tali fatti.
Debbo comunque richiamare l’attenzione sul principio di trasparenza che il legislatore impone alle P.A. di assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni all’interno del sistema amministrativo, ma anche fra quest’ultimo ed il mondo esterno. Strettamente collegato al concetto di trasparenza vi è quello di diritto di accesso alla documentazione amministrativa, ma per quanto riguarda le reiterate richieste da me rivolte al dirigente scolastico, tale principio è venuto meno. Infatti non ho mai ricevuto le notizie formalmente richieste, né le segnalazioni diffuse dagli Organi d’informazione riguardanti la sicurezza e le criticità di alcune scuole nel nostro Comune sono state mai contestate dalla stessa Dirigente. Anzi i fatti da me denunciati riguardanti potenziali pericoli per la salute e l’incolumità pubblica sono stati tutti certificati dai funzionari dello Stato.
Ancora oggi quale Referente dell’ANCADIC e quale cittadino di Motta San Giovanni non ho notizie sulla sicurezza dei plessi scolastici e sulle diversificate criticità da me ipotizzate, pertanto ripropongo alla Dirigente scolastica le domande: I locali frequentati dai bambini sono sicuri? Ci sono bambini/e abbisognevoli di sostegno? E nel caso affermativo tale sostegno viene dato? Giova ripetere che lo spirito e la prassi dell’ANCADIC trovano origine nel rispetto dei principi della Costituzione Italiana che hanno ispirato l’Associazione stessa e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, culturale e spirituale della persona.
Per perseguire gli scopi sociali l’Associazione in particolare si propone di stabilire rapporti personali capaci di educare e far crescere i cittadini in situazioni di particolare disagio soggettivo e sociale. L’Associazione persegue la tutela dei fondamentali diritti civili di tutti i cittadini, tra cui il diritto alla salute; il diritto alla sicurezza ed alla integrità fisica e psichica; il diritto allo sviluppo sostenibile e ad un ambiente sano. Lungi dal pensare che lo scrivente possa venire meno a tali principi statutari”.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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