Montebello Jonico, Varie problematiche non risolte. La denuncia

incontro montebello jonico

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Un incontro al fine di unire le idee e convogliare le forze per dare maggiormente voce a tutti i cittadini montebellesi, ormai esausti, dalla mole di problematiche mai risolte e dalle loro esigenze mai ascoltate nel comune di Montebello Jonico.

Emergenza idrica

Nei giorni scorsi il Comitato Spontaneo di Volontariato “Democrazia e Libertà” – Uniti per Montebello Jonico e il Comitato Salvaguardia Territorio Delle Borgate Tegani e Sant’Elia si sono riuniti per stilare alcuni punti da sottoporre al sindaco Maria Foti. I presidenti Fabio Giuseppe Zampaglione e Antonio Perpiglia hanno inviato una missiva al primo cittadino sottolineando quanto segue:

“Prima fra tutte è l’emergenza idrica che imperversa nel nostro Comune. Un problema con radici storiche, mai estirpate. Conosciamo benissimo il momento e il contesto storico in cui viviamo e l’emergenza idrica regionale e nazionale, sappiamo benissimo che l’acqua è un bene prezioso e va rispettato e sappiamo anche che deve essere usato con parsimonia, siamo stanchi di ascoltare i paroloni che riempiono gli slogan che dovrebbero imbonire i cittadini, i quali sono vittime di questo disservizio. La razionalizzazione del servizio idrico con una tabella di orari, che a dire dei cittadini, quasi mai rispettata, sta portando all’esasperazione tutti coloro i quali in questo periodo dimorano nel nostro territorio, diciamo così perché oltre ai residenti e/o abitanti abituali adesso vi sono numerosi vacanzieri, fonte di reddito per l’area, che sono avviliti, scontenti e probabilmente non torneranno più a visitare i nostri luoghi, complice la cattiva gestione del servizio. Prima di chiedere sacrifici ai cittadini si dovrebbe chiedere maggior rispetto per la risorsa idrica a chi la gestisce. Le numerose perdite su tutto il territorio comunale, alcune di esse ataviche, fanno sì che siano sprecati giornalmente migliaia di metri cubi d’acqua, a discapito dell’utenza finale, in barba a tutte quelle belle raccomandazioni che vengono fatte.

Dette perdite, tra le quali quelle di Riace di Saline, Stinò, Acone e molte altre, sono state segnalate più e più volte ma nulla o quasi è stato posto in essere per la loro definitiva risoluzione.
Abbiamo una rete idrica vetusta, la quale alcune volte viene riparata con soluzioni a dir poco discutibili, sarebbe opportuno un “restyling” della rete idrica comunale azzerando le perdite e garantendo l’intera portata alla cittadinanza, oppure realizzare quelle opere (come già effettuato in altri paesi) per potenziare l’approvvigionamento idrico; ovviamente per fare ciò sarebbe opportuno intercettare quei fondi e/o finanziamenti spesso erogati dalla Regione Calabria o da Governo Centrale, per non dire anche dall’Unione Europea. Ma chi se ne starebbe occupando?
Si è posto in essere una qualche tipo di attività in tal senso che possa dare speranza ai nostri cittadini che nel 2024 ancora devono agognare qualche litro di acqua per poter svolgere quelle attività igienico-sanitarie minime per il vivere civile e comune?
Nell’attesa cercheremo di elevare delle preghiere al buon Dio affiche possa far piovere per così raccogliere l’acqua come si faceva nell’antichità.

Fognature e depurazione

Sempre per restare in tema di servizio idrico-integrato si è affrontato la questione fognature e depurazione.
Una situazione triste, molto triste. Nel nostro comune, al contrario di quello che si possa leggere in alcuni articoli o slogan, la rete fognaria non è stata completata, alcune zone ne sono sprovviste, una fra tutte è Riace di Saline. In questa zona la rete fognaria non è mai stata completata, tutte le traverse, dove si trova la maggior parte della popolazione residente, n’è sprovvista.
In altre zone invece dove la rete fognaria è presente, però manca la popolazione.
La domanda nasce spontanea: Perché decidere di realizzare un tratto di rete fognaria in un zona quasi disabitata a discapito di una regolarmente abita e in alcuni periodi dell’anno parecchio frequentata?
Sappiamo che l’Unione Europea obbliga i propri Stati membri a realizzare la rete fognaria e di depurazione e coprire la quasi totalità delle utenze, al fine di garantire una giusta politica ambientale. Caso contrario si incorrerebbe in procedure di infrazione esose per le casse dello Sato e quindi a discapito dei cittadini che dovranno sostenerne il costo.
Perché quindi non ottemperare a quanto richiesto dagli entri sovracomunali, garantendo così un servizio primario alla cittadinanza?
La possibilità, anche in quest’ambito, di intercettare fondi e finanziamenti è plausibile.
Si sta procedendo in tal senso?
Poi invece c’è chi fa da se, scaricando liquami a cielo aperto, una situazione veramente incresciosa e della quale sembrerebbe che nessuno se ne occupi.
Troppi anni sono passati e troppe promesse sono state fatte, i cittadini sono stanchi di aspettare un servizio primario utile e necessario.

Illuminazione pubblica

Restando sempre in tema di servizi primari abbiamo affrontato la questione illuminazione pubblica.
Come diceva Nico Cereghin (giornalista e pilota motociclistico italiano): “luci accese anche di giorno, e prudenza, sempre!”.
Il nostro Comune segue tale filosofia, di fatti troviamo in alcune zone l’illuminazione pubblica funzionante di giorno e poco la notte. Quest’inverno, invece, ad un certo orario notturno veniva letteralmente spenta e, a dire di qualcuno, lo si faceva di proposito per risparmiare sul costo del servizio.
Se realmente fosse stato così sarebbe stato molto grave, l’illuminazione pubblica ha una funzione molto importante, ossia, quella di rendere più sicure le strade. Un compito di pubblica sicurezza, un deterrente contro i male intenzionati, spegnerle significherebbe abbassare la soglia di sicurezza. Sarebbe opportuno regolare meglio i temporizzatori e/o sistemare i crepuscolari per l’accensione e lo spegnimento automatico della stessa, oppure incaricare una persona per la gestione del servizio, una cosa abbastanza semplice da risolvere.

Rete stradale comunale

Per continuare la disamina dei servizi essenziali non potevamo non menzionare la situazione della rete stradale comunale. Una rete obsoleta e mal curata che necessiterebbe di un’imponente opera di ristrutturazione e implementazione. Utopia per Montebello Jonico poter realizzare questa tipologia di intervento, siccome la speranza è l’ultima a morire, noi moriremo disperati.
Le vie di comunicazione sono il fulcro vitale per qualsiasi tipo di attività, l’evoluzione passa dalle vie di comunicazione, a buon intenditor poche parole.

Cimiteri montebellesi

Altra nota dolente trattata è la particolare situazione in cui riversano i cimiteri montebellesi.
Un grido di disperazione si leva da parte dei cittadini, non vi sono loculi per poter degnante tumulare i propri cari. L’ampliamento cimiteriale sembrerebbe la soluzione migliore, ma anche la revisore del piano cimiteriale non sarebbe da sottovalutare. Una riorganizzazione degli spazi, in conformità alle leggi in materia, liberare i colombari e/o le tombe, in base agli anni di effettiva occupazione, per il loro riutilizzo, previa messa in sicurezza, potrebbe dare respiro a questa annosa e incresciosa situazione.

Pubblica istruzione comunale

Continuando con la disamina delle problematiche comunali, abbiamo eviscerato l’aspetto della pubblica istruzione comunale.
La scuola è la culla della civiltà, dare la possibilità a tutti di poter frequentare la scuola è il primo passo per garantire alle nuove generazioni un futuro migliore.
Lo stiamo realmente facendo?
Dare la possibilità di avere una giusta istruzione è un concetto ampio, racchiude tutta una serie di servizi. Purtroppo alcuni di questi vengono disattesi dall’amministrazione comunale, a discapito dei nostri piccoli studenti.

Servizio di trasporto scolastico

Il servizio di trasporto scolastico è spesso assente a vario titolo e spesso inadeguato quando presente.
Capita sovente che il trasporto scolastico sia sospeso per problemi tecnici dovuti alla mancata o carente programmazione della manutenzione dei mezzi o alla mancanza dell’assicurazione o della revisione o chi più ne ha più ne metta. Altre volte manca per problematiche legate al conducente. Quando attivo parte dei suoi utilizzatori arriva con un ritardo considerevole a scuola, perdendo preziose ore di lezione, sia all’inizio e sia alla fine per via dell’uscita anticipata per poter riportar tutti a casa. Va da se che la situazione non sia delle migliori. Si era chiesto la possibilità di affiancare all’autista un accompagnatore, al fine di evitare problematiche particolari all’interno dello scuolabus, ma nulla è stato fatto. Chiediamo solamente di cercare di organizzare al meglio il servizio e di garantire ai richiedenti la possibilità di poterne usufruire con costanza e certezza collaborando con la scuola per le possibili mancanza al fine di poter avvisare tempestivamente i genitori per qualsiasi problematica in merito.

Edifici scolastici

Gli edifici scolastici invece meriterebbero una maggiore cura e attenzione, prima della chiusura dell’A.S. 2023/2024 è stata inviata, da alcuni rappresentanti dei genitori, all’amministrazione comunale una lettera dove si evidenziava la pessima condizione dell’asilo comunale di Saline Joniche. Lettera morta, nessuna notizia o intervento. Altre missive sono state inviate dai rappresentai scolastici, anche per quelle non si è avuta nessuna risposta.
Come possiamo sperare di progredire se non ci prendiamo cura dell’istruzione e dei relativi luoghi atti alla stessa dedicati alla nostra prole?
Un esame di coscienza è d’obbligo!

Sospensione dell’attività edilizia

Dulcis in fundo, a seguito di segnalazione di diversi operatori del settore, abbiamo discusso dell’Ordinanza n°23 del 02/08/2024, la quale ha per oggetto la sospensione dell’attività edilizia per il mese di Agosto 2024. Si legge nell’Ordinanza che considerata la natura a carattere prettamente turistica rivestita dal Comune di Montebello Jonico ed in particolare dalle frazioni costiere di Saline Joniche, Riace, S. Elia, per la quali occorre venire incontro alle esigenze degli ospiti garantendo loro un soggiorno caratterizzato dalla massima tranquillità; vi è la necessità di regolare il traffico nel periodo di maggiore afflusso turistico nei centri abitati sopra indicati nonché nelle strade principali degli abitati di Montebello Jonico e Fossato Jonico; si rende indispensabile regolamentare l’uso dell’acqua potabile e la produzione di rumori nel periodo sopra citato, che deve sopportare un carico di presenze straordinario.
Pertanto si ritiene doveroso venire incontro a tali esigenze quantomeno nel periodo di massima affluenza turistica, ovvero nel mese di agosto disponendo la sospensione temporanea delle attività nei cantieri edili, escludendo dalla sospensione le attività edili relative alle Opere Pubbliche, urgenti e indifferibili per il carattere di pubblica utilità che la loro realizzazione riveste.
All’inizio sembrava stessero scherzando, ed invece era tutto vero. Un Comune che già riversa in condizioni economiche disastrose ed aspetta l’arrivo della stagione estiva per poter implementare la sua economia con l’arrivo dei vacanzieri, i quali hanno secondo case e terze case nel nostro territorio, e aspettano un anno per poter effettuare delle opere di manutenzione si trovano costretti a non poterle svolgere perché a qualcuno gli si guasta il sonnellino pomeridiano?
Stiamo parlando seriamente?
Oppure i residenti che aspettano la bella stagione per poter effettuare dei lavori edili per usufruire del favore del meteo e l’aiuto di qualche partente che scende appositamente per realizzarle o completarle non lo possono fare?
Le nostre maestranze sono così obbligate alle ferie forzate, spesso non retribuite, perché qualcuno non vuole esser disturbato e invece loro non possono andare a fare la spesa perché fermi con il lavoro?
Secondo noi qualcosa non funziona, andrebbero riviste un bel po’ di cose e soprattutto andrebbe annullata questa discutibile Ordinanza.

Altri problemi evidenziati

Garantiamo intanto i servizi essenziali come un adeguato approvvigionamento idrico e un reale servizio di fognatura e depurazione.
Inoltre prima dell’inizio dell’estate sarebbe opportuno sistemare e livellare le spiagge per garantire maggior fruibilità, pulire le strade e gli accessi adiacenti alle stesse, togliere rifiuti, materiali ingombrati, di risulta, sterpaglie, arbusti, inerti, questo garantirebbe maggiori parcheggi. Realizzare delle docce e posizionare dei cestini per il conferimento dei rifiuti sarebbe ottimale per garantire un minimo di fruibilità e civiltà.
Già solo questo garantirebbe un maggior afflusso dei vacanzieri, tutto questo è plausibile realizzarlo con un costo esiguo.
Sarebbe opportuno realizzare un palinsesto comunale, con tutte le attività in programma, a cura dell’assessorato al turismo, creando così l’Estate Montebellese. Questo darebbe la possibilità di poter essere ben informati e partecipare alle attività in programmazione, magari realizzandone alcune da renderle tradizionali per attirare proprio per quegli eventi persone da ogni latitudine.
Questo si sarebbe dovuto fare e non fermare il lavoro”.

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Author: redazione.news