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di Claudia Pugliese (Il Garantista)
La festa patronale montebellese, dedicata a Maria Santissima presentata al Tempio, ha avuto una grande risonanza all’intero del Comune dell’Area Grecanica. Nella prima giornata di festa, il 20 novembre, la cultura ha reso onore all’incantevole atmosfera dell’antico borgo, protagonista è stata la poesia dialettale e greco-calabra, con la collaborazione dei gruppi culturali i Cavalieri di Risa, oltre cha la musica tradizionale del gruppo Tela di Ragno, guidato dal prof. Iriti. Poeti illustri hanno deliziato il pubblico presente con le loro “Poetiche Armonie”. All’interno dell’antica Chiesa Arcipetrale Protopapale di Montebello Jonico, risuonano ancora le liriche che gli 8 poeti hanno recitato con grande intensità: Rocco Criseo, Giovanna Dattola, Paolo Marcianò, Rocco Nassi, Nicola Oriente, Fortunata Palamara, Nuccio Pugliese e Teresa Romeo.
Le moderatrici della serata sono state Claudia Pugliese e Rosalia F. Salvatore. A sorpresa sono state invitate a recitare una loro opera, due poetesse presenti tra il pubblico: Carmelina Palumbo e Memma Mafrica, ma è stata particolarmente coinvolgente l’ironia della signora Domenica De Luca, che ha fatto sì che si respirasse tradizione, condividendo antichi stornelli dialettali, spesso tramandati oralmente. Un’altra piacevole esibizione che ha arricchito la serata è stato l’omaggio del canto tradizionale “Ela Ela mu condà” dei rappresentanti dell’ass. culturale Cum.El.Ca, sezione di Montebello Jonico. Il 21 novembre, nel giorno della solennità, è stata particolarmente emozionante la Santa Messa concelebrata dal sacerdote di Montebello e Masella don Giovanni Gattuso, assieme al sacerdote di Fossato don Daniele Siciliano e a quello di Saline Joniche, don Paolo Ielo. Alla celebrazione eucaristica è stato presente uno dei Commissari Straordinari del Comune montebellese, il dott. Giuseppe G. Giliberto, che ha concluso con i suoi saluti e un discorso di speranza per un territorio che vuole rinascere e progredire. La crispellata in compagnia ha concluso la serata finale in un clima di tradizione: tra canti, balli e sane risate.
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