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Un weekend di grande spiritualità e partecipazione, sulle orme di San Gaetano Catanoso, per le comunità parrocchiali di Masella e Montebello.
I fedeli delle suddette parrocchie hanno accolto la sacra reliquia di San Gaetano Catanoso e le suore Veroniche del Volto Santo, di cui lui è stato fondatore, che hanno testimoniato la sua vita volta alla santità. Il samaritano dell’Aspromonte – raccontano le suore – viveva in piena umiltà e annunciava nelle periferie umane, dedicando l’intera vita all’Adorazione Eucaristica e a cercare Dio nel volto del prossimo.
Don Giovanni Zampaglione, guida di entrambe le comunità, ha voluto avvicinare i suoi fedeli al Santo a loro più vicino, perché potessero conoscerlo e imitarlo al meglio, affidando all’intercessione di San Gaetano Catanoso questa piccola porzione di popolo masellese e montebellese. Prima nel pomeriggio di sabato, poi nella mattinata di domenica, la sacra reliquia è stata accolta nella chiesa di Maria della Presentazione di Montebello e, a seguire, nella chiesa dedicata ai Santi Martiri Cosma e Damiano di Masella. In entrambe le comunità è stata recitata la coroncina di preghiera a San Gaetano Catanoso e celebrata la messa solenne, al termine della quale i fedeli hanno salutato la sacra reliquia.
Le suore Veroniche del Volto Santo hanno raccontato, inoltre, che la sacra reliquia è un pezzo di pelle del collo del Santo che alla sua riesumazione era rimasto incorrotto. Carlo Cacurri, responsabile del gruppo di preghiera di S.Rita – sottolinea che la reliquia che sarà portata in tutte le parrocchie della diocesi che la richiederanno. Cacurri, ideatore della Coroncina a S.Gaetano Catanoso, evidenzia che la stessa prende spunto della sua vita, e i devoti possono recitarla e chiedere le grazie per la sua intercessione.
Don Giovanni Zampaglione è uno dei primi sacerdoti della diocesi, che assieme alle sue comunità di Masella e Montebello, accoglie la reliquia di San Gaetano Catanoso, e chiede a questo Santo Sacerdote, che è stato anche parroco a Montebello nel lontano 1913, di custodire e vegliare sulle sue comunità e sull’intera diocesi di Reggio-Bova.
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