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“A proposito del comunicato stampa del Comitato “Sant’Elia-Tegani”, in merito all’impianto della Grecanica Gas, sito in Sant’Elia, sono costretto a respingere le affermazioni in esso contenute sul comportamento dell’amministrazione comunale e del Sindaco di Montebello Jonico. Il Presidente del comitato, Signor Perpiglia, evidentemente non conosce le regole amministrative, finge di non conoscere alcuni atti prodotti dal Comune, e quindi alza il tono della voce usando frasi roboanti, muovendo accuse inverosimili e sollevando rilievi di mancato fair-play e sensibilità istituzionale. Inoltre, per condire le sconnesse, gratuite e volgari accuse all’amministrazione comunale ed al Sindaco, egli aggiunge una dose di coraggio minacciando di presentare un esposto alla Magistratura.
L’amministrazione comunale, su questa come su qualunque altra questione, ha sempre applicato il principio della totale trasparenza, del massimo impegno e del totale rispetto delle regole. Solo chi non conosce le regole amministrative e non vuole prendere atto dei sani principi che connotano tutta l’azione amministrativa dell’attuale amministrazione può debordare in sconnessi ed errati giudizi, per evidenti ed esclusivi motivi di propaganda inconcludente. L’amministrazione comunale ed il Sindaco ritengono di dover mantenere la loro risposta sempre nell’alveo del rapporto anche fortemente dialettico con qualunque comitato di cittadini, senza il ricorso e soprattutto senza la minaccia di ricorrere ad organi giurisdizionali, anche in presenza di gravi affermazioni che possano travalicare la verità; ma se qualcuno ritiene di seguire tale strada, come sembra voglia fare o minaccia di fare il Presidente del Comitato, si assicura, con carte alla mano, di essere pronti ad affrontare ogni confronto anche in quella sede.
Sulla specifica questione dell’impianto Gecanica Gas il Presidente del Comitato sa bene, intanto, che il Sindaco di Montebello Jonico e tutta l’amministrazione comunale:
– hanno dato prova della massima efficienza, tempestività e coordinamento in occasione del ribaltamento dell’autocisterna, garantendo ordine, sicurezza e tempestività;
– hanno già dato un’ampia ed articolatissima risposta ad interpellanza prodotta dal Consigliere comunale Fabio Macheda, componente dello stesso Comitato presieduto dal Signor Perpiglia;
– hanno effettuato sopralluoghi congiunti con i Vigili del Fuoco per accertare eventuali inadempienze progettuali, ferma restando l’esclusiva competenza di quest’ultimi in materia di sicurezza antincendio;
– hanno dato comunicazioni, informazioni e riscontri alla Prefettura di Reggio Calabria;
– hanno rilevato, sanzionato e fatto correggere le inadempienze che sull’esecuzione dei lavori progettuali sono stati rilevati. Lavori eseguiti nel lontano 2013, purtroppo non conformemente al progetto, quando nella maggioranza che amministrava il Comune vi era anche il Consigliere Fortunato Tripodi, oggi autorevole componente del Comitato per la salvezza di Sant’Elia e Tegani;
– hanno dato esecuzione procedurale alla petizione presentata in data 2 marzo 2017, seguendo in modo totalmente rispettoso delle previsioni statutarie. Legalità significa anche rispetto delle regole ed a nessuno è permesso di derogare ad esse sol perché il Presidente di un Comitato ha bisogno di attivare polemiche strumentali. Egli, oggi, svegliatosi dal lungo letargo, grida al pericolo per quanto è stato costruito sotto i suoi occhi, perché vi abita li vicino, nel corso degli anni 2010/2013 e messo in esercizio nel lontano mese di maggio 2013, nel suo silenzio totale come di tanti altri componenti del Comitato. Molti di quelli che sollevano polemiche, forse per coprire anni ed anni di silenzio, oggi si sbracciano con volgari e scorretti giudizi quando sanno che il tutto sarà smantellato tra pochi mesi, col l’attivazione del metanodotto in costruzione. Forse allora, in fase di autorizzazione, di costruzione e di messa in esercizio dell’impianto, non vi erano motivi per sollevare dubbi mentre oggi (chi sa per quale motivo?), si grida contro l’amministrazione comunale che ha fatto tutto il proprio dovere, anziché gridare contro se stessi, col solo intento di fare polemica dai toni molto aspri ed immotivati;
– daranno, ancora, risposta in Consiglio comunale, nei tempi e nei termini statutari e regolamentari, ad analoga iniziativa assunta da un Consigliere comunale Fabio Macheda, componente dello stesso Comitato, di discutere in Consiglio la petizione presentata dal Comitato di cui egli stesso fa parte;
– si darà, infine, risposta anche alle note del 9 e del 15 marzo, sempre nei tempi regolamentari e non in quello di 5 giorni, fissato arbitrariamente, quasi con intimazione, dal Presidente del Comitato. La risposta sarà anche legata alla interpretazione della stessa ché si connota di forte confusione in quanto sconfina nella richiesta di atti che, per chi conosce le norme amministrative, obbedisce a procedure diverse dalla semplice risposta a domande poste da cittadini su questioni di interesse comune”. Lo dichiara in una nota il Sindaco di Montebello Jonico, Ugo Suraci.
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