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“Nel mese di ottobre 2023 il sindaco di Montebello Ionico Maria Foti emana un bando per la ricerca di un assessore donna che possa far parte della sua giunta , affinché sia raggiunta la quota di presenze femminili prevista dalla legge. La partecipazione al bando comportava, fin dalla compilazione della domanda, l’accettazione del programma politico della lista “Diamoci una mano”, oltre l’invio di un CV che attestasse la possessione di “un’adeguata esperienza tecnica, amministrativa e professionale”.
Romina Palamara, Presidente associazione Terra Mia e membro coordinamento della consulta é stata una delle candidate al bando. A tal proposito ha inviato alla nostra redazione un comunicato che pubblichiamo integralmente:
“Via alle domande e ai colloqui, fino a giorno 19 marzo 2024 , quando viene emesso un decreto che attesta “la procedura si è conclusa negativamente, non essendo state individuate personalità femminili in possesso di quelle qualità – doti professionali, nonché condivisione dei valori etico-politici propri di questa maggioranza, necessarie per ricoprire l’incarico di componente della giunta municipale”, affermazione che lascia spiazzati , specialmente le concorrenti che avevano sottoscritto domanda di partecipazione e che avevano sostenuto il colloquio con il sindaco.
Il caro sindaco ha creato un bando già con la consapevolezza di non attribuire a nessuna candidata la carica, la sua intenzione fin dall’inizio è stata quella di temporeggiare e perpetuare la mediocre condotta già dimostrata negli anni passati. é scandaloso e oltremodo oltraggioso tentare di offendere le candidate che si sono proposte per ricoprire la carica di assessore. E’ anche da sottolineare la poca chiarezza con la quale il tutto è stato gestito, a partire dalle discrepanze tra il bando emesso per la carica di assessore donna e il decreto pubblicato, insinuando in maniera grave la mancanza di valori etico-politici nelle candidate, le quali tuttavia, come da bando, avrebbero dovuto firmare il programma elettorale, mostrando incoerenza e anche incapacità nel far riuscire i suoi sotterfugi. Personalmente ho presentato la candidatura con la speranza di poter rimediare a qualcuno dei tanti errori commessi nei confronti del nostro meraviglioso territorio, che evidentemente lei non conosce e disconosce.
Opero sul territorio da più di 28 anni, partendo dai cittadini, dal sociale, toccando con mano le necessità e le problematiche della nostra terra, senza sedermi su una poltrona a recitare la parte della regina, che taglia la testa a tutti coloro che vede come una minaccia, e, pur sapendo sin dall’inizio che probabilmente non sarei stata selezionata, credo comunque fermamente che sia io che le altre candidate siamo in possesso delle qualità tanto ricercate dal sindaco(che, e questi mesi sono stati a noi di esempio, potremmo chiederci se ne sia dotata almeno una persona nell attuale giunta), d’altrocanto nemmeno la più qualificata delle concorrenti sarebbe stata presa, dato che, come già sottolineato, l’intenzione era quella di prendere tempo e trovare escamotage per rimanere in piedi, prendendosi anche il lusso di offendere, se posso, tutto il genere femminile. Ebbene il sindaco, non dando ad una donna la carica (mentre in passato non si è fatta problemi ad attribuirla ad un uomo esterno alla giunta), va oltre la legge per le quote rosa, ma, a mio avviso, pare anche insinuare che in nessuna donnasi possano rintracciare adeguate capacità politico-amministrative”.
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