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“Avvisi di pagamento pluriennali. Si chiede al Sindaco del Comune di Montebello Jonico Dott.ssa Maria Foti e a tutto il Consiglio Comunale di porre in essere quanto necessario e di competenza per far sì che determinate situazioni non si verifichino in futuro”.
A lanciare l’allarme Fabio Giuseppe Zampaglione, Presidente dell’Associazione Democrazia e Libertà – Uniti per Montebello Jonico, che rende note le segnalazioni giunte da parte di alcuni cittadini montebellesi, che si sono rivolti all’Associazione che poter veicolare dette segnalazioni e poter
trovare delle soluzioni adeguate.
La denuncia dell’Associazione
“Nel giro di pochi mesi si sono riversati sul territorio comunale una marea di avvisi di pagamento relativi a TARI, IMU, TASI, IDRICO per diverse annualità, un vero e proprio salasso per i contribuenti, che, visto il grave periodo economico che stiamo attraversando, si trovano in serie difficoltà nel poter far fronte a questa straordinaria richiesta di pagamento, entro il termine perentorio indicato all’interno delle missive. – denuncia l’associazione – Inoltre ad alcuni cittadini sono stati recapitati diversi avvisi, rendono ancor più preoccupante la situazione.
Di fatti però è stato riscontrato che l’invio di migliaia di lettere raccomandate, servizio a titolo oneroso affidato da una azienda privata calabrese, sembrerebbe stato effettuato, per tutte le missive o quasi, entro fine dicembre.
Un lavoro immane, se non fosse per il fatto che molte delle pre menzionate missive sono giunte a destinazione dopo il temine perentorio, indicato all’interno delle stesse, per effettuare i pagamenti indicati.
Ci hanno anche segnalato la consegna di avvisi di pagamento per importi già versati e mai stornati, inoltre alcune richieste di storno non hanno mai ricevuto una risposta ed alcune delle istanze di reclamo, effettuale sulla piattaforma della ditta di recupero crediti designata, non sono più visibili”.
Molti avvisi da controllare
“Si denota una mancata comunicazione tra le l’ente Comune e la ditta di recupero crediti alla quale è stato affidato tale servizio, sia per la verifica degli storni dovuti, sia nelle richiesta dei documenti necessari per effettuarli, e sia nella mancata visualizzazione dei documenti richiesti all’utente, che prontamente invia, con la conseguente mancata risposta di accettazione o meno dell’istanza.
Inoltre ci è stato evidenziato che molti degli avvisi inviati potrebbero essere caduti in prescrizione. L’utente, per poter effettuare i dovuti ricorsi, ha la necessità di effettuare il Tracking On-line delle raccomandate ricevute, ma al quale non si accede con facilità. Questo è un servizio a tutela dell’utenza, in conformità dei principi di trasparenza e deve essere facilmente accessibile.
Oltre a quanto elencato alcuni utenti hanno sottolineato che alcuni importi sembrerebbero errati, in particolare quelli riferiti ad Idrico e Imu.
De facto l’impossibilità di una celere comunicazione tra le parti in causa, unito alla tarda consegna delle raccomandate, ossia, oltre il termine perentorio per effettuare i pagamenti, hanno causato, o potrebbero causare, in alcuni casi, l’attivazione del fermo amministrativo del bene mobile del debitore o dei coobbligati, con tutte le conseguenze annesse e connesse a tale tipologia di atto amministrativo”.
Invio avvisi a defunti e conseguenze economiche
“Dulcis in fundo è stato registrato l’invio di numeri avvisi di pagamento intestati a defunti, passati a miglior vita da diversi anni.
Alla luce di quanto reso noto dai cittadini, si evince che una tale tipologia di invio indiscriminato di avvisi di pagamento, oltre a generare sconforto nella popolazione, innesca una serie di conseguenze economiche, non indifferenti, sia a danno dei cittadini e sia a danno del Comune. A danno dei cittadini, i quali si potrebbero trovare nella condizione di non poter ottemperare a quella mole di pagamenti, oppure dover affrontare ricorsi
per veder tutelati i propri diritti.
A danno del Comune invece si potrebbero generare esborsi economici causati dall’invio di avvisi per somme non dovute, perdita dei ricorsi proposti dai cittadini e spreco di risorse umane e finanziane, che potevano essere impegnate diversamente, per non contare la perdita di fiducia da parte dei cittadini nell’Ente di prossimità”.
I suggerimenti dell’associazione
“Da parte nostra – conclude la nota – suggeriamo:
- Verifica e aggiornamento dell’anagrafe tributaria comunale;
- Verifica delle reali pendenze a carico dei cittadini;
- Strutturazione di accordi per somme relative ai debiti pluriennali tra debitore e creditore (tipo saldo e stralcio) al fine di azzerare la posizione debitoria;
- Invio annualità per annualità delle dovute pendenze;
- Verifica e sistemazione delle difficoltà riscontrate con le ditte aggiudicatrici dei servizi collegati (Tracking on-line; tempestive consegne avvisi; verifiche documentali; risposte all’utenza in tempi brevi; mantenimento in piattaforma dei reclami effettuati per visualizzazione);
- Potenziamento del servizio URP dedicato;
- Ripristino della fiducia nei cittadini”.
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